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Abruzzo

Mariani dopo il consiglio: “Mi hanno spento il microfono per zittirmi. Ecco perché ho gridato vergogna”

Abruzzo. “Ho preferito far passare un paio di giorni dall’ultimo Consiglio Regionale, facendo decantare i temi dell’ennesima “legge omnibus” portata in Aula tra mille spaccature della maggioranza, per raccontare agli abruzzesi ciò che di poco edificante è accaduto mercoledì scorso nel corso di un’Assemblea a tratti surreale per come si è svolta: è andata in scena una vera e propria resa dei conti in seno al centrodestra che sarebbe chiamato a guidare l’Abruzzo e invece continua a pensare ai fatti propri” spiega il Consigliere Regionale del PD e Presidente della Commissione Vigilanza in Consiglio Regionale Sandro Mariani.

 

“Il Consiglio, convocato per le ore 11:00, è stato aggiornato più e più volte a causa delle divisioni in seno alla maggioranza che ha passato tutta la giornata a litigare “fuori dall’Aula” per cercare un accordo condiviso, che evidentemente non c’era, sugli emendamenti finanziari che erano stati presentati” racconta Mariani. “In tutta questa bagarre il Presidente del Consiglio Regionale Lorenzo Sospiri era polemicamente seduto talvolta tra i banchi della maggioranza, ma mai sullo scranno della Presidenza, preferendo di fatto non partecipare al Consiglio e facendo presiedere la seduta alla Vice Presidente vicaria Marianna Scoccia che si è resa protagonista di un episodio deplorevole per il quale ho chiesto chiarimenti all’Ufficio Di Presidenza e alla Direttrice degli Affari Assembleari Dott.ssa Francesca Di Muro”.

“Infatti all’ennesimo rinvio annunciato con oltre mezz’ora di ritardo dopo le ore 16.30, senza che venisse data alcuna spiegazione all’Aula e con tutti i Consiglieri di minoranza presenti che attendevano le fine dei litigi dietro le quinte, ho chiesto la parola sull’Ordine dei Lavori per avere chiarimenti, ma la Vice Presidente Scoccia ha scelto di negarmela chiudendo di fatto l’Assemblea e rinviandola di una ulteriore mezz’ora. Alle mie rimostranze la Scoccia ha bloccato la seduta e, a quel punto, ho inteso protestare vibratamente perché quello che stava accadendo era vergognoso” spiega il Presidente della Commissione di Vigilanza.

“Non è infatti possibile vedere l’Assemblea regionale piegata ai voleri ed ai capricci di una maggioranza litigiosa e allo sbando, con la minoranza ridotta a semplice spettatrice di un teatrino poco edificante. Un luogo dove si comprime il dibattito, dove le regole sono oramai saltate ed il regolamento è trattato come “carta straccia” anche nella gestione delle commissioni, delle modalità di presentazione degli emendamenti ed in vari aspetti – conclude Mariani – a questo punto chiedo che venga ripristinato un ordine democratico all’interno del Consiglio Regionale, il Presidente Sospiri deve tornare ad essere garante della tenuta dell’Aula e non prestarsi ai giochi di potere da parte della maggioranza. Chiedo che ci sia rispetto nei confronti dei Consiglieri di minoranza che sono stati eletti dal popolo come i consiglieri di maggioranza e non possono essere trattati alla stregua di spettatori di uno spettacolo che offende la dignità degli abruzzesi e umilia una istituzione così importante per l’Abruzzo come il suo Consiglio Regionale”.

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