La CGIL sostiene la campagna “Aborto senza ricovero”
La Regione Abruzzo applichi la circolare ministeriale

La Cgil Abruzzo Molise ha deciso di sostenere la campagna organizzata dall’Associazione Luca Coscioni per sollecitare le Regioni a rendere disponibile l’IVG farmacologica garantendo così la libertà di scelta delle donne, condizioni di maggiore tutela e riguardo per la loro salute nonché di risparmio per il Servizio pubblico.
Dal 2020 infatti secondo le linee guida ministeriali adottate dall’allora ministro Speranza, l’aborto farmacologico può essere eseguito in ambulatorio o in consultorio con la possibilità di assumere la seconda compressa a casa propria. Nonostante ciò, l’accesso alle pratiche di IVG meno invasive viene se non palesemente ostacolato, comunque non garantito su tutto il territorio nazionale, formalmente per ragioni di tutela della salute delle donne ma sostanzialmente per condizionarne la libera scelta in base a orientamenti politici e ideologici. A distanza di 5 anni, solo il Lazio e l’Emilia-Romagna applicano la circolare ministeriale del 2020 sprecando così preziose risorse (economiche e professionali), esponendo le donne a percorsi di obiezione e violenza ostetrica e psicologica, mettendone a rischio la salute perché, come riporta la stessa relazione ministeriale sulla 194, “l’aborto farmacologico, ove possibile è meno invasivo e più sicuro per la salute delle donne”.
Siamo convinte che sia fondamentale difendere la piena autodeterminazione delle donne non solo rispetto all’accesso all’IVG, nel solco della legge 194 del1978, ma anche sulle modalità: farmacologica o meno, in casa propria o in ambulatorio. Abbiamo quindi accolto l’invito dell’Associazione Luca Coscioni, a sostenere e rilanciare la campagna “Aborto senza ricovero” che, attraverso una raccolta di firme su base regionale e online, ha l’obiettivo di intervenire direttamente sui consigli regionali invitandoli ad approvare procedure chiare, definite e uniformi per l’aborto farmacologico in regime ambulatoriale, per garantire a tutte le donne la possibilità di scegliere e autodeterminarsi.
La Cgil Abruzzo Molise intende divulgare la petizione ai suoi iscritti, e procederà con la raccolta firme e il successivo invio delle petizioni al Consiglio regionale Abruzzo.