
Bomba. La Commissione Via del Ministero dell’Ambiente ha espresso parere favorevole all’estrazione di gas sotto il lago di Bomba da parte della LNEnergy.
Si tratta dell’ennesimo tentativo di aggressione ad un intero territorio.
Mentre la maggior parte degli scienziati continua a gridare il proprio no alle fonti fossili se si vuole salvare il pianeta, dall’altro assistiamo all’ennesimo tentativo di depredare, violentare e annientare un territorio.
Il progetto di estrazione del gas sotto il lago di Bomba è stato già oggetto di bocciature da parte di organi amministrativi e giudiziari. La stessa Commissione Via Ministeriale che oggi si esprime favorevolmente, in passato aveva respinto il progetto per gravi rischi sismici e idrogeologici. Il panorama dei rischi non è cambiato, è cambiato, e anche fortemente invece, il panorama climatico che ha visto un peggioramento dello stesso con eventi estremi sempre più frequenti e di maggiore entità.
“A proposito di cambiamenti climatici – sottolineano Gianluca Casciato presidente di Legambiente Abruzzo e Filomena Ricci delegata WWF Abruzzo – il clima del pianeta si sta trasformando più velocemente che in qualsiasi momento della storia della civiltà moderna a causa dell’attività umana. Innalzamento delle temperature, desertificazione, siccità, scioglimento dei ghiacciai, alluvioni, inondazioni, sono solo alcuni degli effetti. Ogni angolo del pianeta è investito da questo fenomeno con conseguenze più o meno drammatiche mentre i governi nazionali continuano a perseguire interessi economici senza proporre alcuna soluzione coraggiosa e quest’ultima decisione va in questa direzione.”
Legambiente e WWF Abruzzo ribadiscono, ancora una volta, il proprio dissenso verso questo progetto e verso altri che, anche in forme mascherate, puntino allo sfruttamento del giacimento, sia perché tale attività è estremamente pericolosa, sia perché il futuro non può più basarsi sui combustibili fossili: è tempo di investire con decisione nelle
energie rinnovabili.