
Spoltore. Tasse invariate per Spoltore nel nuovo anno: è la scelta dell’amministrazione comunale che ha delineato, con il voto del bilancio di previsione, il livello di tassazione per il 2026, nonostante la possibilità – data dal governo – di personalizzare le aliquote per adeguare i costi all’inflazione.
“La volontà dell’amministrazione comunale” sottolinea il sindaco Chiara Trulli “è sempre stata quella di non incidere sulla tassazione e mantenerla invariata. Quest’anno avremmo potuto operare un incremento della tassazione per recuperare risorse, ma la scelta dell’amministrazione comunale è stata quella di mantenere invariato il livello di tassazione”
Parole basate sui numeri del bilancio, presentati dall’assessore Francesca Sborgia: confermato il livello dell’Imu (3 milioni e 200 mila euro di introito) e le agevolazioni in favore di persone con handicap grave, per le quali gli immobili conferiti in trust hanno una aliquota agevolata allo 0,6%. Le abitazioni principali restano alle 0,6% con una detrazione di 200 €; per quanto riguarda i fabbricati rurali l’aliquota è allo 0,1%, per terreni agricoli e aree fabbricabili allo 1,06%, 0,96% per immobili dati in locazione o comodato d’uso. Invariati anche il canone
unico patrimoniale e l’addizionale Irpef (previsione di incasso 1 milione e 950 mila €): “è previsto un unico scaglione allo 0,8%”, spiega Sborgia, “con una soglia di esenzione pari a 14.000 euro”.
Insomma, “un bilancio in continuità, che tende a potenziare le caratteristiche della nostra amministrazione”: anche per questo il consiglio ha discusso e approvato nella stessa seduta anche il documento unico di programmazione e il programma per l’affidamento degli incarichi di collaborazione, lo strumento che regola dal punto di vista amministrativo anche la direzione artistica dello Spoltore Ensemble.
19 milioni di euro del bilancio sono impegnati per le spese correnti, 22 milioni per gli investimenti: quest’ultima cifra include i trasferimenti del Pnrr. L’assessore ha infine illustrato con un esempio la delicatezza dei numeri in bilancio: il servizio mensa, che agli utenti costa 407 mila euro, pesa sulle casse 213 mila euro in più; il trasporto scolastico, che incassa 90 mila euro con le tariffe, è una spesa da 350 mila €. E’ necessario, dunque, aumentare le previsioni in bilancio per bilanciare l’aumento dei costi lasciando invariate le tariffe pagate dai
cittadini.
Tra i numeri ricordati i proventi delle sanzioni amministrative (383 mila euro), i 6 milioni di spesa sociale, oltre 100.000 euro per manutenzione e messa in sicurezza degli impianti scolastici.



