
Abruzzo. Si sono svolti all’Aurum di Pescara gli Stati Generali del Turismo, appuntamento che ha riunito istituzioni, operatori e stakeholder del settore.
All’incontro hanno partecipato il Presidente della Regione, Marco Marsilio, il Ministro del Turismo, Daniela Santanchè, e il Sottosegretario alla Presidenza con delega al Turismo Daniele D’Amario. Presenti anche il vicepresidente, Emanuele Imprudente, e l’assessore all’Infrastrutture, Umberto D’Annuntiis.
Nel suo intervento, Marsilio ha ribadito il raggiungimento di un risultato storico per il sistema aeroportuale regionale.
“Il turismo è nato prima di noi, – ha detto – ma oggi l’Abruzzo ha finalmente tutte le caratteristiche per competere con le regioni più strutturate del Paese. Abbiamo superato il milione di passeggeri all’aeroporto d’Abruzzo, un traguardo mai raggiunto prima. Ora – ha proseguito – puntiamo a toccare almeno quota 1 milione 300 mila passeggeri nel 2026, con incrementi che potrebbero andare dal 15 al 30%. È il frutto di una strategia chiara, – ha sottolineato – di scelte coraggiose e di un lavoro che sta portando risultati concreti”.
Marsilio ha poi rimarcato l’importanza di colmare alcune carenze strutturali.
“L’assenza di alcune infrastrutture e servizi ci fa perdere opportunità preziose – ha detto – Dobbiamo innalzare la qualità dell’offerta per attrarre turismo di alto livello, garantendo standard paragonabili a quelli di Toscana e Lombardia. Serve uno sforzo condiviso, più fiducia e più coraggio negli investimenti”.
Il Presidente ha poi evidenziato come gli interventi avviati negli ultimi anni – dagli impianti sciistici alla riqualificazione delle località turistiche – stiano già generando benefici.
“Chi ha investito nel ricettivo, nel benessere e nella qualità – ha osservato – vede già i risultati. Non si tratta di un fenomeno episodico: questa crescita può durare nel tempo e rafforzare in modo significativo il turismo.
Marsilio ha concluso sottolineando la necessità di un percorso di sviluppo unitario e diffuso.
“Vogliamo che tutto l’Abruzzo diventi territorio di turismo, non solo alcune città o aree già note – ha ripreso – serve una crescita equilibrata che coinvolga costa, montagna e aree interne. Stiamo lavorando con un disegno organico, investendo per colmare ritardi storici e rendere la nostra regione sempre più competitiva”.
Il Ministro Daniela Santanchè, dal canto suo, ha espresso apprezzamento per la strategia regionale confermando la piena collaborazione del Ministero. Al termine della mattinata, il Sottosegretario D’Amario, dopo aver ribadito l’impegno comune per consolidare i risultati e rafforzare l’attrattività dell’Abruzzo a livello nazionale e internazionale, ha donato alla ministra Santanchè una “presentosa”, tradizionale gioiello abruzzese “che tutti gli abruzzesi conoscono e che rappresenta la nostra identità”, ha concluso D’Amario per suggellare il rapporto di collaborazione tra la massima istituzione regionale e il Ministero del Turismo.
L’Abruzzo continua a consolidare il proprio ruolo nel panorama turistico nazionale, puntando ad uno sviluppo equilibrato e sostenibile che coinvolga tutte le aree della regione.
“Le nostre direttrici di sviluppo – ha dichiarato il Sottosegretario alla Presidenza con delega al Turismo, Daniele D’Amario – mirano a valorizzare sempre di più le aree interne, senza dimenticare il mare e la montagna, che rappresentano il cuore del turismo abruzzese.”
L’intervento di D’Amario è avvenuto nell’ambito degli Stati Generali del Turismo del Territorio, che si sono svolti all’Aurum di Pescara, alla presenza del Ministro del Turismo Daniela Santanchè, un’occasione di confronto nazionale sulle strategie di sviluppo turistico.
D’Amario ha evidenziato come la regione stia investendo sull'”Abruzzo di Mezzo”, un territorio ricco di patrimonio culturale, storico, economico e gastronomico, con un potenziale ancora in gran parte da scoprire. “Abbiamo tutte le potenzialità – ha osservato il Sottosegretario – per dare respiro a quelle zone che soffrono di overtourism. E ci potremo riuscire facendo conoscere l’Abruzzo e le sue eccellenze a un pubblico sempre più ampio.”
Con tre parchi nazionali, un parco regionale, una riserva naturale e un patrimonio culturale e gastronomico unico, l’Abruzzo si candida a diventare una meta sempre più rilevante nel turismo nazionale. “Oggi il 75% dei turisti italiani visita solo il 4% del territorio nazionale – sottolinea il Sottosegretario – e la nostra regione offre l’occasione di ampliare questa distribuzione, portando benefici a tutto il territorio.”
I dati confermano il trend positivo: dopo aver superato le 7 milioni di presenze lo scorso anno, le stime per il 2025 indicano un ulteriore incremento, avvicinandosi al traguardo degli 8 milioni di presenze. “È la conferma che la direzione intrapresa è quella giusta,” ha concluso D’Amario.



