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Abruzzo

Patto per l’Abruzzo: tutela dei piccoli comuni nell’accesso ai bandi. Il caso VIDEO

Il Patto per l’Abruzzo ha tenuto questa mattina una conferenza stampa a Pescara sulle vicende accidentate dell’Avviso pubblico per interventi finanziabili a favore dei piccoli Comuni per l’annualità 2026.

 

Grazie all’accesso agli atti effettuato dalle opposizioni in Consiglio regionale è stato possibile far emergere quelle che l’opposizione ha definito gravi irregolarità che confermerebbero la gestione clientelare delle risorse che caratterizza il Governo regionale di centrodestra nella Regione Abruzzo.

Alle ore 15:30 del 6 ottobre scorso, infatti, è stato pubblicato sul sito della Regione Abruzzo l'”Avviso pubblico finalizzato alla ricognizione degli interventi finanziabili nell’ambito della Legge 30 dicembre 2018, n. 145, art. 1 co. 134-135 e s.m.i. – D.G.R. n. 609 del 22.09.2025 – Annualità 2026″. L’Avviso indica con chiarezza che le risorse, pari a 8.200.000,00 euro, saranno assegnate ai Comuni richiedenti “seguendo l’ordine cronologico di arrivo delle domande e farà fede insindacabilmente l’ora e la data di acquisizione del protocollo di Regione Abruzzo”, chiarendo altresì che l’importo massimo finanziabile al singolo Comune è pari a 500.000 euro. Da quest’ultima disposizione è possibile desumere che, qualora tutti i Comuni chiedessero l’importo massimo, solo le prime 16 richieste pervenute potrebbero essere soddisfatte e, in parte, la diciassettesima.

Con i carteggi si è potuta verificare la seguente situazione:

Già il giorno 3 ottobre – ossia 3 giorni prima dell’emanazione dell’Avviso – risulta pervenuta la domanda del Comune di Rosciano, quando l’Avviso non ancora era stato pubblicato;
Il Comune di Villalfonsina invia ben 2 domande, rispettivamente alle ore 12:29:34 e alle ore 12:29:41, ossia 2 ore abbondanti prima della pubblicazione dell’Avviso;
Il Comune di Civita D’Antino, pur inviando solo alle ore 15:32:08, ossia ben 2 minuti abbondanti dopo la pubblicazione dell’Avviso, provvede ad acquisire al proprio protocollo interno la domanda già 3 giorni prima della pubblicazione dell’Avviso, il 3 ottobre 2025;
Molto solerti appaiono poi altri 23 Comuni che inviano la propria domanda entro i primi 30 minuti (nell’ordine: Civitella Roveto, Trasacco, Magliano dei Marsi, Rocca di Botte, Pescina, Silvi, Lecce dei Marsi, Casalanguida, Scerni, Civitella del Tronto, Sant’Eusanio Forconese, Canzano, Montereale, Scurcola Marsicana, Montazzoli, Celano, Pacentro, Canistro, Massa d’Albe, Gioia dei Marsi, Lucoli, Montorio, Nereto).
Vista da un lato la limitatezza delle risorse e dall’altro l’importo massimo erogabile, è ragionevole supporre che i finanziamenti sarebbero stati assegnati alle prime 17 domande pervenute (nel caso di richiesta per l’importo massimo da parte di tutti i richiedenti), ovvero, ragionevolmente, alle prime 20-25 richieste, certamente non oltre le prime 28 citate in premessa e pervenute nei primi 30 minuti dalla pubblicazione dell’Avviso (alcune, come visto, incredibilmente prima della pubblicazione dell’Avviso).

Qual è la caratteristica dei Comuni che hanno inoltrato le domande?

Sono tutti Comuni con amministrazioni riconducibili al centrodestra. Guardando i risultati delle ultime elezioni regionali è possibile ottenere il riscontro numerico, poiché dei 26 Comuni partecipanti (Villalfonsina e Sant’Eusanio Forconese hanno presentato 2 domande), ben 24 hanno visto largamente vincente il Presidente Marsilio, mentre i 2 che hanno visto vincente lo sfidante D’Amico hanno cambiato amministrazione (Pacentro, attualmente governata da un Sindaco e da una Giunta riconducibili al centrodestra), o avevano un Governo cittadino riconducibile al centrodestra già prima delle ultime elezioni regionali (Montazzoli).

Naturalmente, anche le domande pervenute successivamente nel corso della stessa giornata confermano questa tendenza e non vengono esaminate in dettaglio solo perché difficilmente avrebbero avuto accesso ai finanziamenti.

Quanto accaduto nei primi 30 minuti dalla pubblicazione dell’Avviso sembra chiarire bene agli occhi dell’opposizione quali siano i rapporti di forza nella maggioranza della Regione e quali sarebbero i debiti elettorali da onorare: delle 28 domande pervenute, ben 17 provengono dai Comuni della Provincia de L’Aquila che, come noto, ha premiato il raggruppamento politico di centrodestra alle scorse elezioni regionali con ben il 61,31% dei voti, mentre il dato regionale complessivo ha visto l’elezione del Presidente Marsilio con solo il 53,5%.

Il Governo regionale di centrodestra, resosi probabilmente conto dell’insostenibilità della questione ha annullato l’Avviso, ripubblicandolo in data 9 ottobre 2025. È interessante notare le differenze tra il primo e il secondo Avviso che grosso modo sono le seguenti:

Art. 1: nel vecchio Avviso, richiamando la legge 145, è scritto “30 dicembre 2018”, nel nuovo “30.12.2018”;
Art. 2: identico;
Art. 3: alla disposizione “Per ogni Comune è ammessa una sola istanza” viene aggiunta la specifica “per un solo intervento”;
Art. 4: viene scisso in 2 articoli, l’art. 4 e l’art. 5, e accoglie il vecchio art. 7, modificando ovviamente i termini di presentazione (essendo stato ripubblicato l’Avviso) e specificando la dicitura già riportata nell’art. 7;
Art. 5: diventa art. 6 e resta immutato;
Art. 6: diventa art. 7 e resta immutato;
Art. 7: viene accolto nell’art. 4;
Art. 8: quando definisce i “citati requisiti di ricevibilità e completezza”, elimina la specifica “di ricevibilità e completezza”;
Art. 9: immutato, tranne che per il cambiamento del Responsabile del Procedimento.
Come è stato osservato nel corso della conferenza, la ripubblicazione dell’Avviso è ben lontana dall’essere motivata da cambiamenti sostanziali, ma probabilmente funge da tentativo di recuperare una situazione obiettivamente imbarazzante. Secondo l’opposizione in Consiglio regionale dai dati si desume come la destra intende vincere le elezioni regionali.

 

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