Teramo
La Cgil scrive all’Izs: “Interrompere ogni rapporto con la Leonardo”
La richiesta del segretario provinciale

La Cgil Teramo, tramite il segretario provinciale Pancrazio Cordone, chiede di interrompere ogni rapporto con la Leonardo, la cui annunciata presenza (con il presidente Pontecorvo) all’evento One Health è stata invece cancellata.
“La vera innovazione è rovesciare il paradigma per cui le ricerche in campo militare nel tempo portano innovazione nella vita quotidiana di ciascuno di noi, quanto di più vecchio e conformista si possa trovare nel panorama scientifico. Allora Le chiediamo che l’L’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo e del Molise “Giuseppe Caporale” (IZSAM) sia davvero innovativo diventando l’avanguardia dello sviluppo di una scienza di pace, che non ha bisogno di conflitti armati e terre da colonizzare per sperimentare tecnologie che facciano dormire sonni tranquilli al ricco “Occidente”. Liberiamoci dalla scienza su cui investono i mercanti di morte, l’IZS sia protagonista di questa rivoluzione”.
Prosegue la Cgil: “Le rivolgiamo una domanda: se gli stessi investimenti che si fanno per sviluppare sempre più sofisticati armamenti si destinassero allo sviluppo degli strumenti necessari a cogliere gli obiettivi che sono dietro alla filosofia One Health, One Earth, quale sarebbe il presente delle ricercatrici e ricercatori del nostro paese, prototipo di precarietà planetaria? Come migliorerebbe la qualità della vita degli essere viventi del nostro pianeta? Viviamo un tempo che ci chiede da che parte stare, se essere protagonisti di una vera innovazione o se essere grigi custodi di un conformismo dei pensieri e custodi di una economia di guerra che conosciamo ormai, purtroppo, da secoli sapendo che tale decisione ha un prezzo in vite umane e distruzione del pianeta”.
Cordone conclude: “Quindi non ci limiteremo a chiederle di non ospitare nella nostra città il presidente di Leonardo, ma le chiediamo di chiudere ogni collaborazione con chi contribuisce a sviluppare una economia di guerra e di investire nella comunità scientifica che crede si possa essere innovativi senza calpestare i diritti umani e le vite degli abitanti di questo pianeta”.