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Teramo

Tortoreto merita futuro non rattoppi: la riflessione post consiglio sul lavori del lungomare

Tortoreto merita futuro, non rattoppi. E’ un giudizio caustico quello che arriva dal gruppo consiliare di minoranza Tortoreto al Centro (Libera D’Amelio, Martina Del Sasso) a margine della seduta consiliare di venerdì 26 settembre, nel quale sono stati approvati anche importanti documenti.

“Il consiglio comunale ha mostrato ciò che siamo e ciò che non vogliamo essere”, si legge in un comunicato.
“Da una parte, un piccolo spiraglio di politica vera: i nostri emendamenti al regolamento sulle alienazioni sono stati accolti. È la prova che la minoranza che lavora con serietà, non divide ma arricchisce.
Dall’altra, la delusione grande”.

I riferimenti riguardano essenzialmente le due domande di attualità: le spese per turismo ed eventi (risposte esaustive dopo la replica dell’assessore Giorgio Ripani arriveranno) e i lavori, oramai in partenza, sul largo Marconi.
“Non una visione coraggiosa dell’intero litorale, ma un intervento frammentato, già salito a 3 milioni di euro, che sacrifica l’unico spazio verde della zona. Il luogo dei bambini che giocano, delle famiglie che si ritrovano, degli anziani che si riposano”, si legge ancora nella nota.

“Ci siamo chiesti, e lo chiediamo ancora: dove andranno i nostri bambini a giocare, dove troveranno respiro le famiglie mentre largo Marconi diventa un cantiere?
La risposta della vicesindaco Arianna Del Sordo non è arrivata. Eppure la soluzione era semplice: pensare a una villa comunale, un grande spazio verde inclusivo, per unire e non dividere.
Il miglior modo di promuovere un territorio e attrarre turismo è migliorare la qualità della vita dei residenti. Prima delle passerelle servono scuole sicure, spazi verdi, servizi efficienti. Senza questo, nessun turista potrà davvero innamorarsi di Tortoreto. E per giunta chi ci abita si sente preso in giro poiché quell’opera non l’ha voluta, non la vuole e vede destinata ad una riqualificazione parziale e frammentaria di una parte del lungomare, un fiume di denari (senza considerare gli “imprevisti”) che si sarebbero potuti destinare per opere davvero urgenti e necessarie. Ma tant’è!

In più, la Del Sordo, il Sindaco e tutti i consiglieri di maggioranza ci chiedono di credere a un cronoprogramma che fissa la fine lavori al 21 giugno 2026. Ma chi conosce davvero il turismo sa che la stagione non comincia a luglio: già ad aprile molti operatori turistici sono operativi e i primi ospiti arrivano in occasione delle festività. Arrivare tardi significa penalizzare tutti, cittadini e imprese.
Tortoreto non può accontentarsi di promesse a metà.
Merita una visione che guardi lontano, non soluzioni improvvisate.
Merita ascolto, non silenzi.
Merita futuro, non rattoppi”.

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