
Atri. “Da quanto appreso dalla scuola, la situazione si è svolta in maniera per quanto possibile agevole, considerate le circostanze. Spiace tuttavia constatare che la madre non abbia ritenuto di seguire le indicazioni fornite circa le modalità di parcheggio dell’auto, che avrebbero consentito manovre decisamente più comode.
Il bambino è stato preso in braccio solo per la discesa dal veicolo, come è normale che sia, e non per l’attraversamento della scalinata, come invece accadeva in passato. Dagli uffici comunali mi è stato confermato che la rampa esistente è a norma. Qualora dovessero emergere criticità, l’Ente provvederà tempestivamente, attraverso i tecnici incaricati – ai quali va tutto il nostro rispetto – a effettuare gli adattamenti necessari.
Non posso infine non rilevare l’atteggiamento contraddittorio dell’associazione, che prima si è battuta per l’installazione di un servoscala – ritenuto totalmente inopportuno dal Comune di Atri – e ora propone un carrello elevatore, pur di contestare le soluzioni individuate dall’Amministrazione. Restiamo convinti che la scelta tracciata dal Comune sia la più inclusiva possibile”. Lo dichiara il sindaco di Atri, Piergiorgio Ferretti, in risposta a quanto affermato dall’associazione Carrozzine determinate relativamente al caso di un bambino con disabilità che frequenta l’IC di Atri nel plesso di Casoli.