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Bici elettriche modificate, raffica di controlli a Giulianova. Sequestrati 7 mezzi e sanzioni per 30mila euro

Controlli in strada e verifiche sul banco di prova

Giulianova. Giro di vite sulla circolazione nel territorio di Giulianova delle biciclette elettriche, con particolari attenzioni ai velocipedi modificati che nella sostanza vengono trasformati in veri e propri ciclomotori.

Il controllo, serrato, è stato effettuato dai carabinieri del radiomobile (sezione motocilisti), unitamente ai colleghi delle stazioni di Giulianova e Castelnuovo; agli agenti della polizia locale, hanno effettuato un servizio di controllo straordinario del territorio.

Il servizio si è reso necessario a seguito di numerose segnalazioni di cittadini, nonché come attività organica che la compagnia giuliese porta avanti oramai da tempo infatti analoghi servizi con conseguenti sequestri di bici modificate sono stati effettuati nel mese di maggio, giugno e luglio scorsi per un totale di 10 mezzi che sono stati sottoposti a sequestro in quanto illegalmente modificati e avviati alla confisca.
Nel corso dell’ultimo servizio sono stati controllati 27 soggetti alla guida di biciclette elettriche. Di queste 7 sono state sequestrate cautelativamente in quanto da un primo empirico controllo risultavano poter essere state modificate.

I mezzi sono stati condotti al “banco di prova” e a seguito degli accertamenti tecnici è stato appurato che tutte avevano subito modifiche, infatti non avevano una pedalata assistita ma disponevano di un acceleratore che di fatto li fa diventare dei ciclomotori.
I conducenti sono stati sanzionati per aver utilizzato dei velocipedi assimilabili a ciclomotori senza avere il certificato di circolazione, la targa e la copertura assicurativa. In totale sono state elevate sanzioni per oltre 31.000 euro inoltre i mezzi si avvieranno alla confisca.

Seppure modificare una bicicletta elettrica potrebbe apparire una questione di poco conto di fatto genera una condotta irresponsabile nonché crea pericolo per chi la guida e per gli altri utenti della strada, (automobilisti, ciclisti e pedoni). Infatti la bicicletta elettrica è stata concepita e realizzata per poter tenere una bassa velocità (sia la struttura che i sistemi di frenata), inoltre la stessa si dovrebbe fermare o quantomeno rallentare appena non si interviene più sui pedali.

Con le modifiche ciò non avviene perché la velocità che può raggiungere è di gran lunga superiore a quella per cui è stata progettata, inoltre per rallentare si deve operare energicamente sui freni in quanto i pedali vengono di fatto esclusi. In estrema sintesi risulta essere un vero e proprio ciclomotore anche se guidato da chi non ha la patente, senza l’uso del casco protettivo e senza copertura assicurativa.
Lungo la fascia costiera della provincia teramana i servizi continueranno al fine di poter garantire ai cittadini di poter trascorrere in serenità le ferie estive magari non imbattendosi in scalmanati che modificando le proprie biciclette elettriche e scorrazzando a forte velocità in ogni dove e specialmente sulle piste ciclabili comunali mettendo in pericolo la loro e l’altrui incolumità. I medesimi servizi continueranno anche nella città di Teramo dove i carabinieri della sezione radiomobile della locale compagnia hanno già effettuato analoghi sequestri.

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