Civitella del Tronto, dosi di cocaina non pagate: minaccia di morte un imprenditore e la sua famiglia
Operazione dei carabinieri della compagnia di Alba Adriatica

Civitella del Tronto. Minacce di morte ad un imprenditore, anche ai familiari, per ottenere il pagamento di alcune dosi di cocaina. E’ questa l’accusa formulata nei confronti di uno spacciatore, extracomunitario, arrestato nelle ultime ore in esecuzione di una misura cautelare.
L’operazione è stata perfezionata stamane, 5 agosto, dai carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Alba Adriatica, con il supporto dei colleghi delle stazioni di Civitella del Tronto e Sant’Egidio alla Vibrata, da unità cinofile antidroga e per la ricerca di armi, nonché da un velivolo del 5° Nucleo Elicotteri Carabinieri di Pescara.
La misura cautelare emessa dal gip del tribunale di Teramo riguarda un 39enne, già noto alle forze dell’ordine, accusato di detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti ed estorsione.
L’attività si inserisce in un più ampio e incisivo dispositivo di contrasto alla criminalità, disposto dal Comandante Provinciale dei Carabinieri di Teramo, il Colonnello Pasquale Saccone, il quale ha assunto la direzione strategica e il coordinamento operativo delle indagini, garantendo un’azione sinergica e puntuale su tutto il territorio. Sotto la sua guida, il Comando Compagnia Carabinieri di Alba Adriatica ha organizzato e condotto l’odierna attività investigativa, assicurandone l’efficacia e la tempestività.
Il provvedimento restrittivo trae origine dalla denuncia presentata, lo scorso mese di giugno, nella stazione dei carabinieri di Civitella del Tronto da un imprenditore 48enne del posto.
Quest’ultimo ha riferito di aver acquistato a credito, nei mesi precedenti, numerose dosi di cocaina dall’indagato, senza riuscire a saldare il debito a causa di difficoltà economiche.
L’uomo è stato ripetutamente minacciato di morte, insieme ad alcuni suoi familiari, al fine di ottenere il pagamento della sostanza stupefacente.
Le indagini, svolte dai carabinieri della compagnia di Alba Adriatica, hanno consentito di ricostruire l’intera vicenda e di riscontrare pienamente la veridicità delle dichiarazioni rese dalla vittima. L’esito investigativo è stato condiviso dalla Procura di Teramo, successivamente, accolto dal Giudice per le Indagini Preliminari, che ha disposto l’applicazione della cit. misura cautelare. Il 39enne è stato associato nel carcere di Castrogno.