
Gianluigi Di Bonaventura, “Gigi”, è stato condannato a 10 mesi di arresti domiciliari senza poter svolgere la propria attività lavorativa di apicoltore.
Conosciamo Gigi da anni, dai tempi di Indymedia Abruzzo e grazie a lui e all’interesse di molte compagne e compagni siamo riusciti a farci conoscere in Abruzzo affrontando tematiche a noi care: diritti digitali, autodifesa digitale e legale (con il Mutuo Soccorso), piattaforme alternative e molto altro.
Gigi lo conosciamo anche come apicoltore che collabora con moltissime associazioni attraverso attività didattiche volte a sensibilizzare tematiche legate alla natura e l’ambiente.
Siamo esterrefatti da quanto è accaduto. Crediamo che la pena inflitta non abbia niente a che fare con la “pericolosità sociale” decantata dai giudici. Quello che vuole essere colpito è il suo attivismo sociale, politico e culturale, importantissimo per le lotte in Abruzzo.
Lotte per la casa, per il lavoro e per la giustizia climatica. Non a caso questo procedimento è frutto della sacrosanta lotta contro i progetti di gasdotti SNAM, dalla dannosissima ricaduta ambientale sul territorio.
Troviamo assolutamente ingiusta la pena inflitta e crediamo si tratti di una ritorsione dettata dalla vendetta, un uso terroristico della pena che non ha nulla a che vedere con il “diritto”.
È una forma di becera repressione che, colpendo sia la persona che le api, rischia di causare persino un danno ambientale. Per questo vogliamo manifestare tutto il nostro sdegno.
Come collettivo Bida e HacklabBo esprimiamo la nostra solidarietà e vicinanza a Gigi.