Rissa ad Alba Adriatica: le reazioni dopo l’episodio di movida violenta
Consumo di alcol, affitti facili ai minorenni, mancanza di controlli: tante le prese di posizioni. Critiche all'amministrazione comunale

Alba Adriatica. Sono diverse, e tutte decisamente molto critiche e pungenti le reazioni che arrivano nelle ore immediatamente successive alla rissa sul lungomare Marconi, ad Alba Adriatica, sulla quale i carabinieri stanno indagando per risalire a tutti i protagonisti.
Le reazioni di varia natura, da parte di operatori del settore, di chi opera a ridosso di una delle zone più a rischio sotto questo profilo e anche di natura politica.
Sindaco inadempiente deve dimettersi. La pagina social Alba Rinascita, gestita da Valerio Di Mattia, operatore del settore food, che da tempo denuncia una serie di situazioni, riporta in auge un documento dei mesi scorsi.
“Durante la riunione in prefettura sulla problematica della sicurezza ad Alba Adriatica (dicembre 2024) lo stesso Prefetto ha rilevato una carenza di controllo amministrativo sulle attività di vendita di alcol ai minori.
Osservando tutto ciò che si genera nel tessuto socio economico da questa illecita attività di somministrazione in termini di degrado sociale e sicurezza il sindaco di Alba Adriatica è stato invitato dal Prefetto ad agire ed a potenziare i controlli amministrativi attraverso la Polizia Municipale.Chiedete ora se da dicembre ad oggi è stato almeno emanato dal nostro sindaco almeno un atto di indirizzo politico su ciò che il Prefetto ha chiaramente indicato e richiesto. Nulla.
Non solo non ci sono i progetti di controllo specifici richiesti.
Ma non ci sono neppure i controlli ordinari.
Addirittura non esiste neppure il presidio serale: i vigili non ci sono perché staccano alle 20 durante la settimana ed alle 22 durante il week end.
Il Prefetto è stato ignorato dal Sindaco e la città anche quest’anno è nel caos più assoluto grazie alle inadempienze di questa amministrazione”.
Giammarco Giovannelli (Confcommercio e operatore del settore turismo). “Purtroppo è un fenomeno dilagante in varie località che segnaliamo da anni”, sottolinea Giovannelli. “Alba Adriatica è stato ed è il fenomeno più grave che peggiora di anno in anno in cui i locali serali continuano imperterriti a vendere alcol ai minori ed i privati affittano appartamenti a mandrie di minori senza scrupoli. Credo che non ci sia tanto altro da dire. Una destinazione turistica non si sviluppa in questo modo. A noi quelle presenze turistiche non interessano e spero che i colleghi operatori e le associazioni locali abbiano il coraggio di fare queste legittime riflessioni per iniziare un percorso sociale di vera disintossicazione”.
Daniele Straccia (Forza Italia). La città affonda tra risse, violenza e indifferenza amministrativa
“L’ennesima rissa tra bande di giovani – con momenti di vera e propria guerriglia urbana – ha costretto cittadini e turisti ad assistere a scene indegne di una località turistica che ambisce al “marchio di qualità””, scrive in una nota Straccia.
“Questo non è un caso isolato. È solo l’ultimo capitolo di un racconto che, purtroppo, va avanti da anni. Ricordiamo la violenta rissa del 18 agosto 2020, con giovani finiti in ospedale e otto persone denunciate, tra cui minorenni. Le immagini fecero il giro dei social e dei notiziari, gettando già allora un’ombra nera sull’immagine della nostra cittadina. Da allora, nulla è cambiato. Anzi, è peggiorato.
Il chiaro fallimento riguarda però l’amministrazione comunale, che – secondo le indicazioni del prefetto di Teramo – avrebbe dovuto adottare misure stringenti: rafforzamento della videosorveglianza, incremento degli agenti di polizia locale, maggiori controlli notturni nei punti nevralgici del lungomare . Eppure, il sindaco ha clamorosamente disatteso questi obblighi. Le prescrizioni impartite dalla Prefettura – finalizzate a prevenire esattamente questi disordini – sono rimaste sulla carta: attrezzature non ampliate, organico insufficiente e una movida incontrollata ormai fuori da ogni regola civile.
Siamo al 26 luglio, nel cuore della stagione estiva, e ancora una volta Alba Adriatica si fa notare non per l’offerta turistica, ma per le risse, il degrado e la totale assenza di una visione politica sulla sicurezza urbana. Non è più tollerabile assistere in silenzio al declino sociale e culturale di una comunità che una volta era simbolo di accoglienza, tranquillità e turismo familiare.
Chi governa questa città non è stato in grado di garantire un minimo di presidio del territorio, lasciando le notti del lungomare nelle mani del caos. L’amministrazione attuale si limita a interventi estemporanei, a ordinanze inefficaci e a una retorica vuota che non corrisponde minimamente alla realtà dei fatti. Il fallimento nella gestione della sicurezza è palese, sotto gli occhi di tutti: residenti, commercianti, turisti e soprattutto imprenditori.
Chi lavora nel settore del turismo di qualità – albergatori, ristoratori, stabilimenti balneari – si trova oggi a fare i conti non solo con la concorrenza, ma con una reputazione danneggiata da episodi che spaventano le famiglie e scoraggiano chi cerca una vacanza serena. Non si può costruire un’economia turistica su un territorio percepito come insicuro e abbandonato.
Senza sicurezza non c’è turismo di qualità. Senza sicurezza non c’è decoro urbano. E senza sicurezza, una città bella e vivibile come Alba Adriatica rischia di diventare la caricatura di se stessa, tra disordine, degrado e occasioni perse.
Noi di Forza Italia continueremo a denunciare ogni tentativo di minimizzare o nascondere questa situazione. E ci batteremo per riportare serietà, programmazione e rispetto per i cittadini e per chi, con fatica e dedizione, lavora per tenere alta l’immagine del nostro paese”.