Civitella del Tronto, i new jersey sulla parete rocciosa per la festa: critiche dalla minoranza

Civitella del Tronto. Il gruppo consiliare Uniti per Civitella critica le strategie dell’amministrazione civica legate alla cosiddetta parte rocciosa.

“I blocchi di cemento – i cosiddetti new jersey, utilizzati per delimitare la strada – che potevano essere installati mesi fa per mettere in sicurezza l’area e ridare un minimo di vivibilità ai residenti, sono comparsi solo a ridosso dell’evento pubblico”, si legge in una nota.
Per mesi nulla. Poi, come per magia, tutto si è sbloccato.
Una domanda semplice: perché non prima?

Era davvero così complicato intervenire con un’azione tanto elementare?
Oppure la verità è che i cittadini contano meno delle luci e dei palchi?
Ora che la festa volge al termine, è doveroso chiedere: questo intervento sarà mantenuto? Oppure si smonterà tutto come se niente fosse? I residenti, penalizzati per mesi, hanno diritto a risposte – e forse anche a delle scuse.
E ancora: cosa è realmente cambiato in termini di sicurezza? Esistono atti ufficiali, relazioni tecniche o ordinanze che giustifichino oggi ciò che per mesi è stato considerato impraticabile? Oppure si è scelto semplicemente di far finta che il problema non ci fosse, giusto il tempo di una festa?

Non basta aver sistemato qualche blocco e posizionato una transenna con scritto “percorso pedonale di sicurezza” per cancellare mesi di incuria. Sono comparsi divieti generici, cartelli senza data né ordinanza, percorsi pedonali non segnalati a terra e accessi gestiti in modo approssimativo. Tutto visibilmente temporaneo, provvisorio, pensato solo per far passare la festa.

E come se non bastasse, l’area pedonale estiva di via della Battaglia di Bosco Martese, amata da famiglie, bambini e anziani, non è mai stata attivata. Una tradizione utile e consolidata, semplicemente dimenticata. Perché?
Chi amministra non può ricordarsi del territorio solo quando c’è da fare bella figura.
Non si governa con gli annunci dell’ultimo minuto, le soluzioni tampone, le improvvisazioni da sagra.
Noi diciamo basta a una gestione fatta di scelte arbitrarie, superficialità e propaganda.
Servono rispetto, programmazione e risposte vere per chi vive qui ogni giorno – non solo per chi arriva per applaudire e poi sparisce”.