Fondi per le riserve regionali: assessore Imprudente in Vigilanza VIDEO
Lettera aperta di sindaci, lavoratori e gestori

La Commissione di Vigilanza si è riunita questa mattina con un unico punto all’ordine del giorno, il ripristino dei fondi regionali, destinati alle Riserve naturali abruzzesi.
Oggetto del confronto, il taglio di fondi per il 2025 e la possibilità di un correttivo da inserire all’interno della prossima manovra di assestamento al bilancio regionale. “Ringrazio i colleghi che hanno sollecitato la seduta e in particolare Alessio Monaco che ha raffigurato le gravi criticità del settore” ha dichiarato il presidente della Commissione Sandro Mariani a margine della seduta. “Raccogliamo la disponibilità dell’assessore Emanuele Imprudente a correggere il tiro, ma permane un quadro drammatico che ci vede seriamente preoccupati. Continuerò a monitorare la situazione perché sia ripristinata la normalità”.
Nel corso della seduta sono intervenuti il vice sindaco di Roseto degli Abruzzi, Angelo Marcone; il sindaco di Penna Sant’Andrea, Nicola Salini e di Penne Gilberto Petrucci. Ed ancora, Mario Giannantonio, assessore di Anversa degli Abruzzi; il primo cittadino di Casoli, Massimo Tiberini e il sindaco di Morino, Roberto D’Amico. Numerosa la rappresentanza delle associazioni ambientaliste e dei delegati delle Riserve naturali. Tra gli altri è intervenuta Filomena Ricci, WWF Abruzzo, e Gianluca Cosciato, presidente di Legambiente Abruzzo; Patrizio Schiazza, associazione Ambiente e/è Vita; Andrea Natale, direttore della Riserva del Lago Serranella; l’avv. Alba Brighella, associazione Nuovo Senso Civico e Rita Aruffo, co-portavoce regionale Europa Verde.
La gran parte dei sindaci, direttori, operatori e lavoratori delle Riserve Naturali Regionali d’Abruzzo ha firmato una lettera aperta, depositata agli atti della Commissione di Vigilanza, sollecitando “il governo regionale al ripristino dei livelli di finanziamento almeno del 2024 per importi stabiliti con DGR n. 834/2024, pari a euro1.440.000”, oltre “alla comunicazione urgente ed ufficiale dell’entità e della tempistiche delle risorse per l’anno 2025 riconoscendo che il lavoro quotidiano svolto nelle Riserve è un servizio pubblico essenziale, al pari di altri presidi territoriali”, si legge nel documento. I firmatari chiedono inoltre “l’avvio di un tavolo permanente di coordinamento; l’incremento dei finanziamenti per il triennio 2026-2028; la definizione di un modello di finanziamento stabile e programmato e l’approvazione della riforma della Legge Quadro 38/96 per chiarire gli stanziamenti di bilancio e le modalità di assegnazione”. Ai lavori della Commissione di Vigilanza ha partecipato l’assessore all’Agricoltura e Foreste, Emanuele Imprudente, accompagnato dalla direttrice del Dipartimento, Elena Sico e dal dirigente Sabatino Belmaggio.
Noi non possiamo che condividere le loro preoccupazioni, perché sappiamo quanto la drastica riduzione di fondi (300mila euro in meno rispetto al bilancio 2024, oltre ai 183mila euro tolti alle riserve e destinati alla Saga) rischi di compromettere la sopravvivenza delle aree protette, come dimostrato giorni fa dalla chiusura della Riserva del Lago di Serranella. Infatti, questi fondamentali presidi per la tutela della biodiversità, oltre che veicoli di turismo sostenibile, hanno già subito negli anni un significativo ridimensionamento delle risorse, trovandosi costretti ad operare con fondi limitati e personale ridotto all’osso.
Confidavamo dunque, questa mattina, di ottenere ampie rassicurazioni dall’assessore Imprudente, l’annuncio di un immediato ripristino delle risorse tagliate, tuttavia abbiamo ricevuto solo un generico impegno che non dà certezza né ai Comuni che hanno anticipato le somme e sono ormai prossimi al termine per l’assestamento dei loro bilanci, né agli enti gestori che come detto sono ormai allo stremo.
Insomma, ci aspettavamo un segnale forte, un rapido dietrofront da parte del centrodestra, invece abbiamo dovuto incassare l’ufficializzazione dei tagli disposti, dato che la Direttrice del Dipartimento Agricoltura ha annunciato la revoca delle precedente delibera che ripartiva i fondi tra le 28 riserve abruzzesi per il bilancio 2025/27 a seguito dei tagli intervenuti.
Molto critici anche i circoli del Pd di Popoli e Penne, i cui segretari, rispettivamente Antonio Castricone e Margherita D’Agostino, annunciano iniziative di mobilitazione sul territorio, poiché i tagli influiranno e non poco sulla gestione di aree fondamentali per il turismo e per l’ambiente quali la riserva delle Sorgenti naturali del Pescara e quella del Lago di Penne.
Il Partito Democratico continuerà ad opporsi fermamente alle decisioni assunte dal centrodestra, sostenendo nella loro battaglia Sindaci e enti gestori. C’è in ballo la tutela del nostro patrimonio naturale, per questo, per bocca dei consiglieri regionali Antonio Blasioli e Dino Pepe, il partito annuncia altresì il ricorso ad azioni di forte ostruzionismo fino a quando non verrà assunto un impegno formale per il ripristino dei circa 500 mila euro tagliati.
Enio Pavone (Azione). “La drastica riduzione dei fondi alle riserve naturali regionali, da 1.440.000 a 979.000 euro, è una decisione miope e incoerente con la visione di un Abruzzo che punta a un turismo naturalistico ed esperienziale, come da sempre sostenuto dall’assessore Emanuele Imprudente. Non si possono sbandierare slogan e poi impoverire chi tutela il nostro capitale naturale ogni giorno”. Lo dichiara Enio Pavone, capogruppo di Azione in Consiglio regionale, commentando quanto emerso nella Commissione di Vigilanza e denunciato da operatori, ambientalisti e sindaci.
“Il taglio del 32% delle risorse mette a rischio la sopravvivenza di 25 riserve regionali, con effetti immediati su occupazione, manutenzione, attività educative, servizi e accoglienza turistica”, aggiunge Pavone. “Solo tre settimane fa, a Osaka, durante l’Expo, il sottosegretario alla Presidenza della Giunta regionale con delega al Turismo, Daniele D’Amario, promuoveva con orgoglio le bellezze naturalistiche della nostra Regione. Oggi, invece, a L’Aquila, ci troviamo a discutere di un taglio da mezzo milione di euro deciso dalla stessa Giunta. Una scelta che mette a rischio la tenuta delle riserve e ne compromette ogni prospettiva di sviluppo”.
Pavone conclude con un appello alla Giunta: “Serve subito un’inversione di rotta. Si ripristinino le risorse necessarie alla gestione ordinaria e si avvii un piano pluriennale di rilancio delle riserve, con trasparenza, ascolto dei territori e una strategia coerente. Azione è pronta a sostenere ogni proposta utile a garantire continuità e futuro a questi gioielli del nostro patrimonio ambientale”.