
Il Presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, ha colto l’occasione del convegno al Campidoglio per i 70 anni dalla firma dei Trattati di Roma per riportare all’attenzione delle istituzioni europee e italiane il tema delle prospettive industriali del settore dell’automotive e dello stabilimento Stellantis di Atessa, il più grande polo produttivo di furgoni in Europa.
“Non possiamo permettere – ha dichiarato Marsilio – che scelte ideologiche calate dall’alto e regole troppo rigide mettano a rischio migliaia di posti di lavoro. Il caso Stellantis è emblematico: una fabbrica solida, strategica per l’Abruzzo e per l’intero Paese, rischia di subire penali miliardarie perché il mercato non è ancora pronto ad assorbire la transizione verso l’elettrico nel segmento dei veicoli da lavoro”.
Il Presidente ha avvertito: “Imporre limiti e scadenze senza prima garantire filiere industriali autonome, tecnologie e approvvigionamenti significa consegnare interi settori produttivi alla concorrenza estera. Così facendo si crea un danno autoinflitto che penalizza le imprese italiane e le famiglie”.
Nel suo intervento Marsilio ha ribadito la necessità di «coniugare la sfida green con il buon senso, prevedendo un cronoprogramma di obiettivi raggiungibili e sostenibili economicamente. L’Abruzzo sta dimostrando di saper fare la sua parte, ma serve un’Europa pragmatica e strumenti di accompagnamento concreti per le imprese e i lavoratori”.
Il Presidente ha quindi invitato a “non trasformare la transizione ecologica in un freno allo sviluppo industriale, ma a renderla un’occasione di crescita reale per i territori, come Atessa e l’intero comprensorio produttivo abruzzese”.
“Mi auguro che la proposta del nuovo quadro finanziario pluriennale europeo confermi una linea di bilancio autonoma e dedicata alla politica di coesione, uno strumento che si è rivelato fondamentale per lo sviluppo delle Regioni europee”. Lo ha dichiarato Marco Marsilio, Presidente della Regione Abruzzo e Presidente del Gruppo ECR al Comitato europeo delle Regioni, intervenendo oggi a margine dell’incontro ospitato in Campidoglio per celebrare i 70 anni dalla firma dei Trattati di Roma.
Nel corso dell’evento, Marsilio ha incontrato il Ministro per gli Affari Europei, le Politiche di Coesione e per il PNRR, Tommaso Foti, e la Presidente del Comitato europeo delle Regioni, Kata Tüttő. “Con la Presidente Tüttő e il Ministro Foti – ha spiegato Marsilio – abbiamo condiviso la nostra posizione: l’ipotesi, citata oggi dal Commissario Serafin, di un fondo unico centralizzato a livello nazionale, che inglobi le risorse destinate alla politica di coesione e a quella agricola, rischierebbe di depotenziare l’efficacia stessa dei fondi di coesione, riducendo la capacità decisionale delle Regioni europee sugli investimenti nei propri territori”.
Secondo Marsilio, “è fondamentale che le Regioni rimangano protagoniste nella progettazione e nell’attuazione delle politiche europee, perché sono loro a conoscere da vicino i bisogni specifici delle comunità locali”.
Il Presidente Marsilio ha quindi espresso fiducia per il lavoro che il Vicepresidente Raffaele Fitto sta portando avanti all’interno della Commissione europea a tutela della politica di coesione, in vista della presentazione del bilancio UE prevista per il prossimo 16 luglio. “Insieme al Governo italiano e a molti altri Paesi, possiamo costruire un bilancio europeo più efficiente, senza sacrificare i fondi destinati allo sviluppo regionale, che finora hanno dimostrato di essere uno strumento essenziale per la crescita e la competitività dei nostri territori”.