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Teramo

Politiche pari opportunità e contrasto alla violenza di genere: le proposte a Teramo

Scaturite dalla collaborazione fra CPO e Università

Portare avanti le proposte elaborate dai gruppi di lavoro con una interlocuzione, già avviata, con i livelli istituzionali regionali e nazionali. Questa la volontà della Commissione pari opportunità della Provincia e dell’Ente stesso, questa mattina, in conferenza stampa, rappresentati dal presidente, Camillo D’Angelo, da Erika Angelini che presiede la CPO e dalla dirigente del settore, Daniela Carminucci.

“Politiche Pari Opportunità” la due giorni di confronto che si è svolta all’Università di Teramo a fine maggio è stata particolarmente fruttuosa grazie all’analisi e all’elaborazione di proposte da parte di quattro gruppi di studio dalla composizione articolata: accademici, professionisti, istituzioni e rappresentanti dei Centri antiviolenza con un approccio concreto alle problematiche collegate alla differenza di genere (nei suoi aspetti sociali, lavorativi, familiari, economici) e al contrasto alla violenza.

Strumenti per sostenere la sicurezza economica delle donne vittime di violenza, percorsi di formazione obbligatoria nelle scuole e nelle università, progetti educativi destinati a uomini maltrattanti, bioetica e medicina di genere, rafforzamento dell’incidente probatorio come strumento teso a mitigare la vittimizzazione secondaria, nuove forme di misure cautelari per gli autori di violenza. E ancora Commissioni pari opportunità nelle scuole superiori, introduzione della figura della mediatrice culturale nei Centri antiviolenza e certezza finanziaria per assicurare costanza di servizi; obbligo per chi scrive sui social della firma digitale per fermare i “leoni da tastiera”: una “lettera per la vita” per far conoscere alle  donne vittime di violenza – spesso isolate e limitate nelle comunicazioni con l’esterno – tutti i servizi anonimi e gratuiti cui possono accedere: un messaggio che potrebbe passare attraverso le lettere personalizzate inviate dalle Asl per le comunicazioni sugli screening.

“Un lavoro articolato che si avvalso di conoscenze accademiche e dell’esperienza acquisita sul campo dai tanti e dalle tante che si stanno misurando, spesso con abnegazione volontaria, con temi che è chiaro non riguardano solo le donne ma abbracciano molteplici sfaccettature della convivenza sociale” ha dichiarato Erika Angelini ricordando che le proposte sono state già consegnate all’onorevole Mara Carfagna già Ministro delle pari opportunità. “Ma il percorso è appena iniziato, abbiamo interlocuzioni con tutti anche con la Regione Abruzzo perché sono molti gli obiettivi che si possono realizzare anche a livello locale”.

Alla presentazione delle proposte, questa mattina, sono intervenute anche alcune delle autrici: Fiammetta Ricci, ordinaria di Etica sociale (Unite) e Sonia Delle Monache, medico cardiologo referente della Asl per la medicina di genere oltre che componente della CPO provinciale; Laura Di Filippo, aggregata di criminologia all’Università di Teramo; Tania Castelli, giornalista e componente della Cpo.

Quattro gli ambiti indagati: la tutela economica e lavoristica per le vittime di violenza; le politiche sociali e sanitarie; la tutela giuridica e psicologica per chi denuncia; la comunicazione e il linguaggio inclusivo.

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