
La Val Vibrata rischia di perdere importanti opportunità di sviluppo se non tornerà ad essere considerata un comprensorio territoriale unitario, capace di far valere le proprie specificità e priorità all’interno del panorama provinciale e regionale.
Una consapevolezza che era ben chiara alla classe dirigente che, nei primi anni 2000, diede vita all’Unione dei Comuni della Val Vibrata, embrione di una vera e propria “Città Territorio”. Un progetto lungimirante, promosso da una generazione di sindaci illuminati, che seppero cogliere nell’Unione un’occasione politico-amministrativa per dare forza e voce al territorio, in grado di interloquire con maggiore efficacia con il centralismo teramano e con gli altri poli regionali.
Quello spirito unitario, negli anni, si è tradotto anche in una rappresentanza politica a livello regionale, con l’elezione costante di consiglieri, fino addirittura ad un numero di tre, come avvenuto nell’ultima tornata elettorale.
Oggi, però, quello spirito appare affievolito, come dimostra la recente e delicata vicenda dell’ospedale di Sant’Omero, sul cui evidente declassamento – deciso dalla Regione e dalla ASL – i sindaci vibratiani si sono purtroppo divisi, rinunciando a una posizione condivisa e incisiva.
Italia Viva Val Vibrata ritiene che sia giunto il momento di riprendere un cammino comune, fondato sulla condivisione delle reali priorità della vallata e sull’affermazione degli interessi delle comunità vibratiane. Occorre rompere con una logica di subordinazione verso rappresentanze istituzionali di altri territori – oggi magari più forti, ma non sempre promotrici del bene comune – e recuperare una visione territoriale autonoma, coesa e strategica.
Un esempio emblematico è quello del nuovo ospedale di Teramo, la cui collocazione a Villa Mosca – area logisticamente critica – è stata decisa da una parte trasversale della classe dirigente, senza una vera valutazione delle alternative e senza coinvolgimento delle istanze periferiche.
Per queste ragioni, Italia Viva Val Vibrata si farà promotrice di un’iniziativa politica ampia e trasversale, coinvolgendo tutte le forze presenti sul territorio, per rimettere al centro l’idea – o meglio, l’ideale – della Val Vibrata come Città Territorio. Un progetto che parta dal rilancio dell’Unione dei Comuni e da una nuova stagione di collaborazione tra amministratori, cittadini e forze politiche locali.