
Castel di Sangro. Sono qui per partecipare pienamente a questo importante momento di confronto con le province non solo abruzzesi e per sostenere l’iniziativa che si sta prendendo a livello nazionale”.
È quanto ha dichiarato il presidente della Regione Marco Marsilio a margine del confronto avuto in data odierna nel Chiostro del Museo Aufidenate di Castel di Sangro con il presidente dell’Upi Pasquale Gandolfi per una riforma condivisa del ruolo e delle competenze delle province.
Al centro del dibattito, promosso da Angelo Caruso, vicepresidente nazionale Upi e presidente della Provincia dell’Aquila, un processo che, a partire dai territori, ristabilisca ruoli chiari, funzioni concrete e risorse adeguate alle province, colmando il vuoto lasciato dalla Legge Del Rio.
“Spero che questa iniziativa, che parte dal basso, venga ascoltata in alto e possa spingere il Parlamento a dare la giusta attenzione a questo tema, a vincere anche una certa paura di impopolarità – ha aggiunto Marsilio – perché è sempre più facile strillare che è meglio chiudere, tagliare, diminuire, cancellare, piuttosto che ripristinare, fare, aggiungere.
Io penso che invece le istituzioni, che sono una cosa seria, debbano funzionare bene, cosa che le province non possono fare, ridotte nella condizione in cui sono state messe dalla Legge 56/14, la riforma Del Rio che peraltro lavorava nella prospettiva a di una loro abolizione totale. Non è andata così – ha ricordato il presidente della Regione – e il popolo ha votato contro quella riforma costituzionale, le province sono rimaste in vita, anche se in questa condizione asfittica e nell’incertezza giuridica che ne è seguita, ma ora vanno riportate al centro dell’architettura democratica”.