
Sono 14 i cantieri attivi della Asl di Teramo finanziati con fondi Pnrr, volti al riassetto dell’assistenza territoriale. A questi si aggiungono quattro cantieri già chiusi, per un totale di 18.
In sostanza alla Asl di Teramo è già in avanzato stato di realizzazione la grande rivoluzione codificata dal Dm 77 per assicurare una maggiore prossimità dei servizi alla comunità, con un cambio radicale della visione dell’assistenza rispetto a quella ospedalocentrica del passato.
La Asl di Teramo grazie a fondi della Missione 6 del Pnrr ha impiegato 19 milioni di euro per la realizzazione delle nuove strutture di prossimità. Le nuove strutture la cui realizzazione è prevista, e in parte già realizzata, con fondi Pnrr sono gli ospedali di comunità, le case di comunità e le Cot, cioè le centrali operative territoriali.
La Casa della comunità è il punto di riferimento continuativo per la popolazione. Al suo interno opererà un’equipe multiprofessionale. Le Case di comunità faranno parte di una rete territoriale con l’obiettivo di potenziare la sinergia tra ospedale e territorio. Nella Asl di Teramo verranno attivate 8 Case della comunità (Teramo, Montorio, Isola del Gran Sasso, Nereto, Martinsicuro, Roseto, Silvi e Bisenti).
Le Centrali Operative Territoriali: hanno la funzione di coordinare a livello distrettuale i servizi domiciliari con gli altri servizi sanitari, assicurando l’interfaccia con gli ospedali e la rete di emergenza-urgenza. Nella Asl di Teramo sono già state attivate tutte e tre le Cot (Teramo, Nereto e Roseto).
Ulteriore struttura è l’Ospedale di comunità: sarà a ricovero breve e destinata a pazienti che necessitano di interventi sanitari a media o bassa intensità clinica e per degenze di breve durata. Nella Asl di Teramo verranno attivati due Ospedali di comunità (Teramo e Atri).
Tradotto in finanziamenti, tutto questo significa un investimento di 12,8 milioni per le Case della comunità, 5,7 per gli Ospedali e 475mila euro per le Cot. Queste ultime sono attive da tempo. Per quanto riguarda le Case della comunità, a Teramo è in corso la realizzazione delle fondazioni; a Montorio è stato ultimato il seminterrato e sono in corso i lavori al piano rialzato; a Roseto sono state ultimate le fondazioni; Martinsicuro è in fase di ultimazione. Per gli Ospedali di comunità: a Teramo è in corso la realizzazione delle fondazioni; ad Atri (l’Odc sarà realizzato al 1° piano dell’ospedale vecchio) sono finite le demolizioni e sono in corso lavori edili e all’impiantistica.
“La Asl è riuscita intercettare e a valorizzare risorse europee, attivando tutti i cantieri che ora ci impegnano tantissimo. Un ruolo determinante l’ha avuto la Regione, che peraltro è un costante e proficuo tramite con il ministero per la gestione dei fondi. Inoltre i cantieri sono costantemente monitorati dalla Regione stessa, sia attraverso le piattaforme istituzionali sia con riunioni settimanali. Uno sforzo notevole dei nostri apparati, e in particolare della Uoc Patrimonio, lavori e manutenzioni diretta da Andrea Di Biagio. Impegno che ci ripagherà: in sostanza doteremo la provincia di Teramo di una serie di strutture di nuova costituzione che, con i servizi già esistenti, creeranno un sistema di assistenza territoriale fondato sulla conoscenza dei bisogni della popolazione, sull’universalità dell’accesso alle cure, sulla multiprofessionalità e sulla partecipazione integrata della componente socio-assistenziale” ha commentato il direttore generale Maurizio Di Giosia.
Al di là di Case e ospedali di comunità e Cot, altrettanto importanti sono i cantieri allestiti per le grandi attrezzature, per cui in totale la spesa prevista è di 7,6 milioni di cui 3,2 milioni per i lavori e la restante parte per l’acquisto della strumentazione. Un ambito gestito puntualmente, per quanto riguarda i macchinari, dalla Uoc Acquisizione beni e servizi diretta da Vittorio D’Ambrosio. Sono state già installate nuove Tac a Teramo, Atri, Giulianova e un telecomandato a Sant’Omero. Per tutti gli altri cantieri, necessari per l’installazione delle attrezzature, la fine dei lavori è prevista fra ottobre e dicembre di quest’anno.
“Regione e Asl hanno lavorato in stretta sinergia per realizzare un obiettivo importante, quanto complesso: un piano di modernizzazione dell’offerta sanitaria in Abruzzo. E in quest’ambito non è certo secondario l’investimento nella tecnologia, un vero e proprio ammodernamento del parco tecnologico ospedaliero finanziato con i fondi del Pnrr, per una sanità pubblica sempre più all’avanguardia e dotata di apparecchi in grado di migliorare diagnosi e cure dei pazienti. Un piano che ci consente di sostituire tecnologie obsolete, migliorare l’accesso alle cure e promuovere l’innovazione nel settore sanitario”, ha aggiunto Di Giosia.
E sempre in tema di modernizzazione, non si può dimenticare un altro filone del Pnrr, relativo alla “Sanità digitale”, per cui la Asl di Teramo ha avviato progetti per 9,5 milioni di euro circa, tutti in fase di implementazione. Fra i diversi progetti che sta realizzando la Uoc Sanità digitale e flussi informativi diretta da Adriano Felicione, spicca uno che mira alla digitalizzazione dei processi diagnostici in anatomia patologica, la cartella clinica diabetologica per la gestione integrata dei dati clinici dei pazienti diabetici, la cartella clinica endoscopica, la cartella clinica elettronica regionale, oltre a un sistema informativo integrato per la gestione dei dati clinici dei pazienti cardiologici.