
Pescara. La squadra di Pescara, in rappresentanza dell’Abruzzo e del centro Italia, vince la quinta edizione del Torneo della Disputa ‘Dire e Contraddire’, che si è svolta ieri, nella sede del Consiglio nazionale forense a Roma.
Preparata da 15 avvocati del Consiglio dell’Ordine forense di Pescara e dai docenti referenti, la squadra era composta da sette alunni del Liceo classico D’Annunzio, quattro del Liceo Da Vinci e un alunno dell’Itcg Aterno-Manthoné.
Ha sfidato, attraverso un’alta e coinvolgente ars oratoria sul tema dell’intelligenza artificiale, la squadra rappresentante del Sud, Palermo, e quella del Nord, Torino.
Le studentesse e gli studenti del Liceo Classico sono: Lamberto Croce, Emanuele Di Domizio, Martina Agostinone, Aida Napolitano, Valentina Oviedo, Francesca Presutti e Michela Di Muzio.
Gli studenti del Liceo Da Vinci sono Andrea Carra, Lorenzo Malavolta, Davide Frezzini ed Emma Lucci. L’alunno dell’Itcg Aterno Manthoné è Alessio Cacciatore.
A pronunciare il verdetto è stata la giuria, composta da Margherita Cassano, prima presidente della Corte suprema di Cassazione, Gabriella Palmieri Sandulli, Avvocato Generale dello Stato, l’avvocata Patrizia Corona, vicepresidente del Consiglio nazionale forense.
“Avete evidenziato una capacità di sviluppo logico e dell’ argomentazione che è rara – ha commentato Cassano – Rivelate una profonda cultura e anche una grandissima vivacità intellettuale e senso di rispetto dell’altro, una dote che si sta perdendo in questa nostra società; quindi valete doppiamente ai nostri occhi perché avete dimostrato capacità di confrontarvi con le argomentazioni altrui e attitudine a confutarle, nel rispetto, però, delle regole di una dialettica improntata a principi di civiltà e di rispetto”.