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Teramo

Il Wwf a Di Bonaventura: “Gli alberi tagliati a Teramo non erano tutti malati”

La controreplica dell'associazione alla conferenza dell'assessore

lOCATELLI

“Contrariamente a quanto lascia intendere l’assessore, nel nostro comunicato non mettevamo in dubbio la necessità per un’Amministrazione comunale di rimuovere le piante malate laddove rappresentino un rischio per la sicurezza dei cittadini. Evidenziavamo allora e ribadiamo oggi, però, che le malattie delle piante sono spesso legate a carenze gestionali del verde pubblico che a Teramo si trascinano da anni: se una pianta si ammala e diventa pericolosa il più delle volte ciò è dovuto ad interventi sbagliati effettuati nel tempo”.

È la risposta del Wwf alla conferenza stampa dell’assessore Valdo Di Bonaventura, che aveva replicato in merito ad un presunto taglio scellerato di alberi sul territorio.

“Va poi detto che nello specifico non sempre a Teramo si sono tagliati alberi malati: sicuramente non erano malati i dodici tigli tagliati per allargare la fermata degli autobus davanti all’Istituto Tecnico per Geometri in via Cona, non ci risulta che fossero malati i pruni tagliati davanti la Scuola San Giorgio e certamente non erano malati neppure i pini tagliati anni fa davanti alla Scuola Noé Lucidi. Del resto, che a Teramo esista un problema di gestione del verde urbano è talmente pacifico che la relazione di inizio mandato presentata dal sindaco D’Alberto – relazione che l’assessore Di Bonaventura conosce sicuramente bene – promette sia un Ppano del verde che dovrebbe permettere “di realizzare una banca dati per un’ottimale gestione degli elementi verdi, della loro localizzazione dello stato di salute e delle eventuali criticità”, sia un Regolamento comunale per la tutela del patrimonio arboreo e del verde al fine di “valorizzare, dal punto di vista ambientale, paesaggistico, fitosanitario, la ricchezza dei nostri spazi verdi” (pagine 68/69 della Relazione). Ma non solo: si tratta di un’esigenza talmente avvertita che la promessa di un Piano del verde era contenuta anche nel programma elettorale del candidato D’Alberto della passata consigliatura iniziata nel 2018″.

E ancora: “Capiamo che amministrare sia complicato e che a volte concretizzare le promesse elettorali richieda del tempo, ma francamente i 5 anni della precedente consigliatura più gli oltre 5 mesi di questa ci sembrano un tempo sufficiente per passare dalle parole ai fatti. In conclusione: il WWF rinnova l’appello al sindaco di Teramo e all’assessore all’ambiente affinché l’amministrazione Comunale affidi rapidamente l’incarico per la redazione di un Piano e di un Regolamento del verde, attivandosi nel contempo per convocare una riunione con le associazioni e gli ordini professionali del settore nel corso della quale illustrare come il Comune intenda muoversi su questo tema”.

Sul piano del verde, in verità, c’è stata stessa ammissione dell’assessore di ritardi.

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