
Tortoreto. L’Associazione Tutela Diritti Animali dell’Arci ha chiesto l’intervento del prefetto di Teramo per esercitare il potere di vigilanza sulla corretta applicazione della normativa a tutela dei gatti liberi ed eventualmente di adottare quello sostitutivo nei confronti del sindaco di Tortoreto, per la sua inerzia e le “fantasiose e irregolari procedure, da parte anche della Asl di Teramo, della legge 281/1991 che impone il riconoscimento delle colonie feline al Sindaco”.
E’ stato chiesto al Prefetto di accertare anche e ragioni per cui Polizia Locale di Tortoreto, nulla abbia mai eccepito sulla inosservanza della Legge 281/91 e della L.R. 47/2013 da parte del Sindaco di Tortoreto, pur avendone l’obbligo di legge.
“Siamo intervenuti, su sollecitazione di numerosi cittadini e animalisti della provincia di Teramo, che ci hanno segnalato e documentato che a Tortoreto esiste una vera e proprio emergenza di gatti liberi, con estremo incremento delle nascite di gatti liberi, problemi igienici sanitari e di decoro urbano per la mancanza di controlli, ma anche avvelenamento e uccisione di gatti oltre che contenziosi legali “, precisa il Presidente dell’Associazione Gabriele Bettoschi.
“La richiesta è stata inviata anche al Responsabile del Dipartimento Sanità Animale Regione Abruzzo, perché intervenga anche sul danno d’immagine e sui maggiori costi che provocano le assurde e irregolari procedure adottate dalla Asl di Teramo, che sembra non aver compreso che il principio fondamentale della legge 281/91 non è quello di riconoscere le colonie feline o di autorizzarle, ma di procedere al controllo demografico delle nascite dei gatti liberi, attraverso le sterilizzazioni e alla loro tutela. La Asl, infatti, dovrebbe ben sapere che l’obbligo di tutelare i gatti che vivono in libertà a prescindere dal riconoscimento dello status di colonia felina, perché rientra tra i livelli LEA (Livelli Essenziali di Assistenza) previsti dal Decreto Presidente del Consiglio del 29/11/2011 e del 12.01.2017, oltre che ribadito anche dall’art.4 comma i) della LR 47/2013″ prosegue Bettoschi, che aggiunge: “La Asl procede a rilento con le sterilizzazioni, asserendo di avere carenza di veterinari, ma ritiene di poterne distrarre alcuni facendo svolgere l’assurda funzione di “contagatti”, per rilasciare pareri non previsti da nessuna legge o regolamento, in materia di riconoscimento colonie feline” .
Certamente, la mancata osservazione della legge nazionale 281/91 da parte del Comune di Tortoreto e le irregolari procedure della Asl di Teramo provocano un grave disservizio di pubblica utilità con anche un notevole aggravio della spesa pubblica, per l’utilizzo di dirigenti veterinari per compiti non loro spettanti, proprio per la mancata applicazione dei piani di controllo delle nascite previste dalla Legge 281/91, che impone il riconoscimento delle colonie feline”.