Tortoreto. Il tema del progetto di finanza legato alla realizzazione della piazza della chiesa e della relativa sosta a pagamento sarà discussa nuovamente nella prossima seduta consiliare.
Una richiesta in tal senso sarà avanzata, nei prossimi giorni dai gruppi di opposizione e questo a margine del consiglio di ieri sera, 12 novembre, circostanza nella quale Mauro Di Bonaventura (Pd) ha presentato una domanda di attualità sul tema non trovando una risposta immediata alle sue sollecitazioni. “Se l’amministrazione avrà il coraggio di presentarsi in aula”, scrive, allora avremo finalmente il confronto che i cittadini meritano”.
A margine della stessa seduta, infatti, il consigliere di minoranza ha diffuso un comunicato per manifestare il proprio disaccordo su alcune questioni.
“L’amministrazione comunale di Tortoreto continua a fare quello che sa fare meglio: niente. O meglio, tutto tranne ascoltare i cittadini”, sottolinea Di Bonaventura.
Proposte documentate sulla gestione del cimitero e della sosta a pagamento, criticità concrete sullo stadio rimasto chiuso per un decennio – in aula tutto viene accolto con lo stesso trattamento: il silenzio.
Project financing. Emblematico è il caso della domanda di attualità sul project financing della sosta a pagamento. Alla richiesta esplicita se l’Amministrazione fosse in grado di smentire nel merito le analisi economiche del Comitato Civico “Tortoreto Attivo” – analisi che documentano un trasferimento di oltre 10 milioni di euro dalle casse comunali al privato – l’assessore ha risposto che, poiché la domanda è pervenuta poco prima del Consiglio, avrebbe “preso tempo per rispondere”.
Ancora oggi, nonostante i numeri siano stati ufficialmente inviati a tutti i consiglieri il 27 ottobre, l’amministrazione non ha fornito alcuna controreplica documentata.
Non è mancanza di tempo. È rifiuto deliberato di confrontarsi.
Tre anni di questa politica hanno dimostrato una cosa sola: questa giunta non ascolta i cittadini, costruisce solo il consenso facile. Dilapida risorse pubbliche in variazioni di bilancio, autorizza project financing senza confronto reale, lascia infrastrutture in rovina”.
