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Teramo

Tortoreto, piazza Campo della Fiera: al via la rimozione dei rifiuti pericolosi

D'Amelio: non erano semplici rifiuti maleodoranti, ma sostanze ad altissima pericolosità

Tortoreto. Non si tratta di semplici rifiuti maleodoranti, ma di sostanze ad altissima pericolosità: tossiche, cancerogene, corrosive, in grado di danneggiare la salute delle persone e l’ambiente circostante. E dunque la preoccupazione era più che fondata.

Libera D’Amelio, capogruppo di Tortoreto al Centro, non usa tanti giri di parole e commenta, carte alla mano, quella che è la relazione tecnica delle sostanze presenti nella parte sottostante del belvedere di piazza Campo della Fiera, nel cuore del centro storico, di recente oggetto di un’attività di completa rivisitazione.
E la presa di posizione della consigliera di minoranza arriva alla vigilia delle attività di rimozione dei vari materiali.

“Dopo nove mesi di pressioni costanti, atti ufficiali, richieste, solleciti e verifiche puntuali l’amministrazione comunale provvederà finalmente alla rimozione degli ingenti quantitativi di rifiuti abbandonati nei bagni pubblici posti sotto i giardini antistanti la piazza Campo della Fiera.

Un risultato che non arriva per caso, ma frutto di un lavoro tenace, condotto passo dopo passo con richieste di relazioni, stime di peso, natura dei materiali e indicazioni tecniche. È stato chiesto con fermezza che su questa vicenda ci fosse chiarezza e trasparenza, perché i cittadini hanno diritto di sapere cosa respirano e quali rischi corrono”.

Cosa dicono i documenti. Dal carteggio ufficiale che ha prodotto il Comune, emerge anche la natura delle sostanze che erano stoccate nello spazio pubblico:

• HP3 “Infiammabile”
• HP4 “Irritante — Irritazione cutanea e lesioni oculari”
• HP5 “Tossicità specifica per organi bersaglio”
• HP6 “Tossicità acuta”
• HP7 “Cancerogeno”
• HP8 “Corrosivo”
• HP10 “Tossico per la riproduzione”
• HP11 “Mutageno”
• HP14 “Ecotossico”

“Non si tratta dunque di semplici rifiuti maleodoranti, ma di sostanze ad altissima pericolosità: tossiche, cancerogene, corrosive, in grado di danneggiare la salute delle persone e l’ambiente circostante. La preoccupazione sollevata era quindi più che fondata, perché qui non era in gioco solo il decoro urbano, ma la tutela della salute pubblica e della sicurezza dei cittadini”, prosegue Libera D’Amelio.

“Ciò che lascia davvero sconcertati è che quei materiali fossero rimasti lì per mesi, con odori nauseabondi e senza alcuna soluzione concreta. Una piazza inaugurata poco più di un anno fa, pensata come luogo di socialità e decoro urbano, è stata invece costretta a convivere con rifiuti pericolosi e silenzi.

Se oggi si arriva alla rimozione è perché, con determinazione e senza arretrare di fronte a nessuna resistenza, si è preteso che la questione fosse affrontata. Non per polemica, ma per dovere verso la comunità.

Da domani i cittadini avranno finalmente una piazza più pulita e sicura. È la dimostrazione che, quando si lavora con serietà e perseveranza, anche i problemi più trascurati possono trovare soluzione”.

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