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Teramo

Torna “Il Teatro va al Braga”: otto appuntamenti a Teramo fino a maggio VIDEO

La terza edizione in scena al Conservatorio dall'11 novembre

Sayonara Tortoreto

Si rinnova anche quest’anno l’appuntamento con la Rassegna di teatro e musica “Il Teatro va al Braga”, giunta alla terza edizione, in scena dall’11 novembre all’11 maggio prossimi e organizzata dall’associazione culturale Polygonon con il patrocinio dell’Istituto Superiore di studi musicali “Gaetano Braga” e del Consorzio BIM di Teramo.

A presentare la terza stagione, che proporrà otto appuntamenti di musica e teatro, sono intervenuti in conferenza stampa il presidente di Polygonon, Riccardo Nori, il direttore del Conservatorio Braga, il M° Federico Pacie il direttore artistico della Rassegna, Roberto Di Donato.

“Per la terza edizione– spiega il direttore artistico, regista e attore Roberto Di Donato – riprendiamo da dove ci eravamo lasciati e riproponiamo in apertura lo spettacolo “Sognatori”, omaggio a John Fante. Gli otto spettacoli in programma sono tutti adattamenti originali da me curati, ad eccezione de “Cierra los ojos y escucha” dove l’adattamento teatrale e la regia sono a cura di Maria Egle Spotorno, e musicati nella quasi totalità dagli allievi del Conservatorio Braga, che eseguiranno tutte le parti cantate degli spettacoli”.

 Gli spettacoli, tutti ad ingresso libero, si svolgeranno nell’auditorium del Conservatorio Braga, in corso San Giorgio, con inizio alle 17.30. Primo appuntamento della rassegna l’11 novembre, alle 17.30, con lo spettacolo “Sognatori”, interpretato da Arturo Valiante al pianoforte, Roberto Di Donato (attore) e dal fisarmonicista Mikhail Gorbunov.

Il 25 novembre sarà la volta de “I Milanesi”, omaggio agli autori milanesi del derby (Gaber, Iannacci, ecc.) con il monologo “La Paura” di Giorgio Gaber. Fabrizio Medori (chitarra e voce) e Roberto Di Donato porteranno gli spettatori in quel mondo dove si mescolavano satira, ironia e tutti i sentimenti contrastanti di una società allo sfascio, inconsapevole della propria destinazione finale.

Il 16 dicembre andrà in scena “Jimi Hendrix. L’alchimista del rock”, lo spettacolo, dedicato a uno dei più influenti chitarristi di tutti i tempi, è pensato per meglio comprendere il contesto che ha generato la sua arte e il culto che ancora oggi circonda il genio di Seattle. Interpreti: Fulvio Felicano alla chitarra e Roberto Di Donato (attore), con la partecipazione di Marcello De Vecchis e Gianmarco Marrone.

Il 20 gennaio 2024 l’appuntamento con “Cierra los ojos y escucha… con Buenos Aires nel cuore. Piazzolla e Borges a confronto”, dedicato a suggestioni, passioni e tanto altro dei due celebri autori argentini, vedrà la partecipazione del maestro Federico Paci al clarinetto e con Maria Egle Spotorno (attrice), Tatjana Vratonjic (al pianoforte), Massimiliano Pitocco (alla fisarmonica) e Roberto Di Donato (attore).

Il 24 febbraio sarà la volta “Di cosa parliamo quando parliamo d’amore”: Alan Di Liberatore (al violoncello), Manolo Di Liberatore (al pianoforte) e Roberto Di Donato spiegheranno l’enigma dell’amore, secondo lo scrittore Raymond Carver, penna sferzante e meticolosa nel riprodurre lo stato d’animo dei personaggi e l’ambiente americano, in modo vivido e concreto.

Il 23 marzo spettacolo “Guido Gozzano. L’uomo, il poeta”: il “saxtone quartet” (D.Perpetuini, S. Canala, T. Di Giacinto e M. V. Eliani) con Maria Margherita Paci (al violoncello), Sara Palladini (attrice), Nancy Fazzini (attrice) e Roberto Di Donato (attore) introdurranno lo spettatore nel mondo del maggior esponente del crepuscolarismo, il cantore delle piccole cose quotidiane.

Il 20 aprile Valeria Bordelletti (al sax), Dario Marini (al pianoforte), Leonardo Montefiore (alla batteria) e Roberto Di Donato (attore) presenteranno lo spettacolo “Il jazz e i poeti americani”: Bukowsky, Carver e tanti altri raccontati in una magica cornice jazz.

La Rassegna si chiude l’11 maggio con “I poeti italiani dell’800”. Elisa Casimirri (al pianoforte), Flavia Chicchirichi’ (al pianoforte) e Roberto Di Donato (attore) interpreteranno le poesie dei più famosi poeti dell’800 italiano, in una ricerca sulla nostra tradizione poetica.

 

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