
Col superbonus è stato elargito a dei privati un mare di denaro pubblico. Invece di destinare la ricchezza comune ai beni e servizi pubblici (molti dei quali avevano gran bisogno di risollevarsi da uno stato di abbandono) lo si è devoluto ad alcuni, che han tratto un indebito notevole beneficio.
Ma questo era nulla. I cittadini erano stati solo derubati. Potevano ancora vivere. Ora emerge invece una tale tragica situazione che nemmeno più la sopravvivenza sarà permessa a molti.
Per mitigare gli effetti di una legge così scorretta come il superbonus, è stata sollevata una mai avuta attenzione alle usuali irregolarità e superficialità dei tecnici, privati e pubblici, in un passato non troppo remoto. Mancando computer, fotocopiatrici, laser, telefonini, la stessa internet, professionisti privati e pubblici dipendenti non avevano badato a, o potuto più di tanto, osservare le norme urbanistiche, rimanendovi tangenti. Prassi ed usi consolidati erano molto distanti da quelli odierni. Col risultato che su quasi tutto il patrimonio immobiliare italiano, oltre una certa data, minaccia oggi di gravare un’accusa di abuso e sui proprietari, tuttora inconsapevoli, si prospetta la caduta di un peso enorme (viste le sanzioni che dovranno affrontare) che, se per alcuni sarà sopportabile, per altri sarà come mannaia che s’abbatterà sul loro collo.
Lei stesso, Onorevole, vivendo in Italia, avrà presto modo di rendersi conto personalmente (o le verrà riferito dai suoi cari, conoscenti ed elettori) quale angosciante situazione è stata costruita. Come possono, i funzionari di oggi, pretendere di rivalersi su persone (di fatto innocenti) per fatti compiuti da altri, tra cui i burocrati precedenti, trenta, quaranta, cinquanta anni fa?! Come possono richiedere, alle costruzioni di allora, criteri, metodi e procedure nonché l’onnipresenza permessa dalla moderna tecnologia, dimenticando quanto diverso era lavorare e vivere allora?! Come possono accanirsi su tante buone abitazioni, che han sopportato indenni i terremoti, che son casa per tanti, che costituiscono l’ossatura d’Italia?!
Onorevole, son dunque qui a chiederle di prendere coscienza del quadro che si profila, di provvedere quanto prima affinché non vengano applicate oggi, con crudeltà e la superficialità di sempre, sanzioni che non lo furono allora, con accettazione e responsabilità di ogni figura professionale coinvolta, dei tecnici privati quanto di quelli pubblici in primis.
I cittadini (del tutto estranei a questi meccanismi) non possono ora rimanere bloccati in situazioni paradossali o vedersi comminare sanzioni di decine di migliaia di euro che possono essere attribuite loro solo da chi, evidentemente, non ha altro in mente che il facile barbaro atto del depredare. Se la Repubblica necessita di denaro, lo esiga da coloro che hanno sbagliato, i loro nomi essendo visibili ancora ben chiari sui documenti che hanno eretto quegli “abusi”. Oppure, in giusta, valida alternativa, lo si prenda a coloro che, amoralmente, hanno approfittato del furto legalizzato del superbonus.
Onorevole, si adopri a fondo affinché gli italiani onesti possano continuare a dormire nelle loro case con un minimo di serenità. Che non si destino, accorgendosi di vivere in una società che trascura i colpevoli ma rincorre gli innocenti.
Danilo D’Antonio
Laboratorio Eudemonia
di Ricerca Sociale Avanzata