
Val Vibrata. Il Comitato Civico a tutela dell’Ospedale Val Vibrata lancia un nuovo grido d’allarme: la struttura sanitaria di Sant’Omero rischia un progressivo smantellamento, tra trasferimenti di figure chiave, accorpamenti di reparti e gravi carenze strutturali e di personale.
Dopo il trasferimento del dott. Santarelli a Teramo, a seguito della soppressione della UOC di Ostetricia e Ginecologia, anche il professor Grassi – attuale direttore della UOC di Medicina – sembrerebbe destinato a lasciare il presidio vibratiano per fare ritorno all’ospedale de L’Aquila. Una decisione che, secondo il Comitato, contraddice apertamente il progetto avviato dalla ASL di Teramo, che solo pochi anni fa aveva investito nella convenzione con l’Università dell’Aquila per rafforzare la presenza medica specialistica a Sant’Omero.
Nel frattempo, è già in corso l’accorpamento tra i reparti di Ortopedia e Chirurgia, con una conseguente perdita di 18 posti letto. Una scelta che appare in netto contrasto con l’aumento degli accessi al Pronto Soccorso, cresciuti di circa il 30%, e che sta inevitabilmente generando un incremento dei ricoveri.
A rendere ancora più difficile la situazione, è la cronica carenza di personale medico, che riguarda in particolare il Pronto Soccorso, la Terapia Intensiva, la Medicina e la Pediatria.
Sul fronte delle strutture, resta irrisolta la questione dell’UTA (Unità di Trattamento Aria) delle sale operatorie, mai revisionata nonostante le segnalazioni già inoltrate da tempo alla direzione competente. Non sono ancora stati riattivati nemmeno gli spazi ex Covid, destinati all’OBI (Osservazione Breve Intensiva), attualmente confinata in un locale angusto all’interno del Pronto Soccorso.
Nonostante le promesse di attenzione e controllo da parte di sindaci e consiglieri regionali – alcuni dei quali si sono impegnati formalmente anche in atti amministrativi – la situazione continua a destare forte preoccupazione.
Il Comitato Civico ribadisce con forza che sussistono tutte le condizioni per un’azione decisa di sorveglianza e tutela, a beneficio non solo dei cittadini utenti, ma anche degli operatori sanitari e dell’intera comunità della Val Vibrata.
A tal fine, il Comitato proseguirà nella sua attività di mobilitazione e sensibilizzazione. La prossima assemblea pubblica è in programma a Corropoli, mercoledì 25 giugno.