ACCEDI AL CANALE WHATSAPP E RICEVI LE TOP NEWS DEL GIORNO:

ACCEDI AL CANALE
Teramo

Sant’Egidio, sanità in Val Vibrata: non è tempo di bandiere ma di responsabilità

Sant’Egidio alla Vibrata. “Il nostro obiettivo non è la propaganda ma è quello di rassicurare i cittadini sulla tenuta del sistema sanitario, di avere sempre le antenne dritte e di evitare divisioni”.

E’ una posizione molto istituzionale, non polemica, e chiara quella di Annunzio Amatucci, sindaco di Sant’Egidio alla Vibrata, dopo la seduta consiliare nella quale la maggioranza che lo sostiene ha respinto la mozione di un gruppo di minoranza (Insieme per Sant’Egidio) che chiedeva di revocare la delibera Asl dello scorso 15 ottobre che poi ha trasformato l’organizzazione del reparto di ginecologia e ostetricia dell’ospedale Val Vibrata di Sant’Omero. A margine della seduta consiliare, il gruppo di maggioranza in consiglio comunale ha voluto ribadire la posizione dell’Ente relativamente all’organizzazione sanitaria in Val Vibrata e per l’ospedale in maniera particolare.

“Non siamo contrari al dialogo“, sottolinea il sindaco Amatucci, ” ma rifiutiamo logiche da propaganda. La nostra priorità è rassicurare i cittadini sulla tenuta del sistema sanitario e non alimentare divisioni. L’ospedale Val Vibrata, come dimostrano i dati forniti dallo stesso Comitato: è l’ottavo in Abruzzo per ricoveri, degenze e per Drg (raggruppamento omogenei di diagnosi).
Nel corso del dibattito, il sindaco ha ricordato situazioni del recente passato, con le difficoltà di ospedali come Atri e Penne e la chiusura del punto nascita di Giulianova, senza che si sollevassero le stesse proteste. “La vera urgenza”, prosegue, “è il rischio del commissariamento del sistema sanitario regionale, con 113 milioni di deficit e un piano di tagli già in atto, che nel 2025 potrebbe estendersi anche ai redditi medio-bassi”.

Sindaco che ribadisce, a margine, un paio di aspetti. Uno sul piano strettamente operativo per l’ospedale Val Vibrata. “Noi restiamo vigili e monitoriamo ogni aspetto”, prosegue, ” senza pre-concetti di natura politica e sotto questo aspetto da parte dell’azienda sanitaria sono state pianificati investimenti in attrezzature (Tac e Risonanza) e l’attivazione dei posti di lungodegenza, elementi questi tesi a potenziare una struttura di frontiera che ha grande valenza”. Poi c’è l’aspetto legato alla delibera di consiglio regionale con la quale questo tipo di riassetto è stato votato. “Chi oggi protesta e polemizza”, sottolinea Amatucci, ” deve ricordare che il centrosinistra in Regione si è astenuto e non ha votato contro”.
La proposta. “Serve un piano regionale per la sanità”, sottolinea l’amministrazione, “con due ospedali per acuti realmente funzionanti. Una medicina territoriale rafforzata e risorse concentrate su personale e tecnologie. Non è più il tempo di bandiere ma di responsabilità”.

 

Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio

Adblock rilevato

Hai Attivato un blocco delle nostre Adv. Cityrumors è un Giornale Gratuito. Se vuoi continuare a leggerlo e supportarlo, per favore non bloccare le nostre pubblicità. Grazie.