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Teramo

Roseto, la nuova scuola Romani grazie ai fondi del Pnrr

Roseto degli Abruzzi. “Il sogno sta prendendo forma e siamo molto felici del fatto che Roseto degli Abruzzi potrà avere, in tempi brevi, una delle 30 scuole più moderne ed efficienti d’Italia, una struttura che, a differenza di come sta adesso, sarà completamente antisismica”.

 

E’ quanto hanno dichiarato il Sindaco di Roseto degli Abruzzi Mario Nugnes e l’Assessore alla Pubblica Istruzione Francesco Luciani a margine del primo fondamentale incontro avuto lo scorso fine settimana, presso la Scuola “F. Romani”, con i progettisti vincitori del bando nazionale indetto dal Ministero all’interno del “Piano Scuola Futura” del PNRR, con la Dirigente Scolastica dell’I.C. Roseto 2 Anna Elisa Barbone e una rappresentanza dell’Istituto composta da alcuni docenti del Gruppo di progetto “Scuola 4.0”, il Responsabile per la sicurezza e, per i genitori, Presidente e Vice-Presidente del Consiglio di Istituto.

 

La Dirigente Scolastica Anna Elisa Barbone, riportando anche le impressioni emerse al termine dell’incontro da parte delle componenti scolastiche presenti, ha espresso un giudizio positivo sul progetto della nuova scuola “F. Romani”. “Abbiamo apprezzato le competenze professionali dei tecnici dello Studio di Ingegneria che ha realizzato il progetto partendo da un’analisi attenta sia del contesto territoriale che dell’identità della nostra scuola. Il progetto, infatti, armonizza le idee che l’Amministrazione comunale ha presentato in fase di candidatura con elementi urbanistici passati e presenti della nostra città e con la nostra idea di scuola innovativa e inclusiva”.

 

“Non possiamo che esprimere tutta la nostra soddisfazione nel vedere come questa fondamentale e attesa opera stia pian piano prendendo forma” sottolineano gli Amministratori rosetani. “Già da questa prima fase si è instaurato un proficuo rapporto di collaborazione tra le parti che, ne siamo convinti, ci porterà a centrare un risultato storico in tempi relativamente brevi. Il progetto che ci è stato presentato da quello che è uno degli studi più importanti del settore in Italia prevede una scuola futuristica realizzata su tre livelli, che produrrà molta più energia di quella che consuma, che avrà spazi verdi, una palestra realizzata su due livelli, con spazi ad hoc a disposizione di studenti, docenti e personale scolastico, nonché aree che potranno essere fruite da tutta la collettività. Inoltre la nuova “F. Romani” ospiterà un nuovo auditorium, una biblioteca, un’agorà esterna, una mensa e orti didattici”.

 

Come sottolineato dal primo cittadino e dell’Assessore al ramo questa prima fase di confronto permetterà anche ai progettisti di raccogliere le istanze che arriveranno dalla Dirigente Scolastica e dal Consiglio d’Istituto, spunti che potranno così essere integrati nel progetto finale. “Una fase di confronto molto utile tra chi la scuola la vive e chi la deve progettare – dichiarano Nugnes e Luciani – i tempi per la realizzazione dell’edificio scolastico, è risaputo, sono stringenti, e proprio in tale ottica stiamo lavorando per rendere la fase di transizione tra il vecchio e il nuovo edificio la meno traumatica possibile. Per questo motivo l’obiettivo su cui stiamo lavorando è quello di creare il minor disagio possibile quando i lavori prenderanno il via cercando di evitare spostamenti traumatici di studenti, personale e materiali, cercando di impostare quindi un cronoprogramma che consenta di lavorare sugli spazi in maniera modulare”.

 

“Positivi anche l’impegno condiviso tra scuola, ente comunale e progettisti a collaborare per affrontare le fasi successive e, soprattutto, la volontà comune di arrivare a una soluzione sostenibile per gestire la fase di transizione tra vecchia e nuova scuola che rimane per noi motivo di preoccupazione” conclude la Dirigente Scolastica Anna Elisa Barbone. “Già dalla prossima settimana saremo al lavoro per proporre adattamenti funzionali ai bisogni specifici della nostra realtà e per proiettare verso la nuova scuola la progettazione in corso di nuovi ambienti di apprendimento, tramite il finanziamento ricevuto dalla scuola nell’ambito del PNRR-Next Generation Classrooms”.

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