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Teramo

Regionali, M5S: “A Teramo lontani dagli sfarzi del 2019 ma in ripresa”

L'analisi del referente Palantrani sul risultato comunale e regionale

Sayonara Tortoreto

“Le urne hanno riconfermato, con una vittoria piuttosto netta nei numeri, il centrodestra di Marsilio alla guida dell’Abruzzo. Nell’analisi delle singole province tuttavia emergono dei dati discordanti. Se è vero che il campo largo è crollato a Chieti e l’Aquila, è altrettanto vero che si registra una tenuta della compagine a Pescara e Teramo”.

A dirlo Guido Palantrani, referente gruppo di Teramo del Movimento 5 Stelle.

“Nel comune di Teramo in particolare la coalizione guidata da Luciano D’Amico si attesta su ottimi dati percentuali: oltre il 53% per le preferenze a D’Amico presidente e quasi il 52% alle liste del centrosinistra. Evidentemente l’esperimento, che ebbe in un certo senso il suo abbrivio proprio alle scorse elezioni comunali con l’affermazione di Gianguido D’Alberto, può essere replicato. Il Movimento con il suo modesto 7,08% in provincia e 5,33% in comune, è certamente lontanissimo dagli sfarzi del 2019, momento in cui era prima forza di governo, ma ha mostrato una certa ripresa rispetto ai deludenti numeri delle amministrative dello scorso maggio nel capoluogo. Un piccolo segnale di incoraggiamento, oltre che un monito per i detrattori che lo davano, per l’ennesima volta, prossimo all’estinzione”.

E ancora: “Nel risultato complessivo ad una sola cifra, si paga pegno ad un radicamento nel territorio ancora in itinere, aspetto sul quale devono aprirsi le necessarie riflessioni, senza che si cerchino capri espiatori, ma senza neanche minimizzare l’evidenza che la sola costituzione dei gruppi territoriali, senza investimenti, senza sedi,  non può essere la risposta alla cronica mancanza di consensi a livello locale. Non possiamo inoltre non menzionare il fatto che il vincolo dei due mandati abbia fatto rinunciare a candidati dall’ottimo seguito ed ha comportato una ricerca di volti nuovi certamente spendibili, ma meno conosciuti. Così come risulta palese la disparità di forze, dal punto di vista economico, rispetto ad altre liste ed altri candidati. Altrove si sono aperte sedi come se non ci fosse un domani, per tacer di banner su testate giornalistiche, feste, 6 x 3, video professionali. La campagna del Movimento ha poggiato viceversa sul lavoro dei suoi impagabili attivisti e dei singoli candidati, che si sono spesi senza riserve in un lavoro estenuante, quasi da porta a porta, impiegato nel declinare esclusivamente temi e programmi”.

E conclude: “Auguriamo buon lavoro a tutti gli eletti della coalizione della provincia, agli eletti in Regione del Movimento 5 stelle ed a Luciano D’Amico, che si è rivelato essere un candidato presidente autorevolessimo. Siamo sicuri che la loro opposizione sarà costruttiva ma intransigente su temi – liste di attesa, riduzione riserve protette, ricostruzione edilizia pubblica, decurtazione dei fondi per opere strutturali – nei quali il passato esecutivo ha registrato, a nostro avviso, i maggiori fallimenti”.

 

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