Teramo. Ottima partecipazione per il convegno “Inclusione, questione di genere e giornalismo etico – Giuseppe Zilli, un anticipatore dei tempi”, svoltosi sabato mattina nella prestigiosa Sala del Consiglio della Fondazione Tercas a Teramo. L’iniziativa – accreditata dall’Ordine dei Giornalisti – ha offerto uno spazio di confronto sui temi dell’uso del linguaggio di genere e della responsabilità etica dell’informazione, prendendo a modello l’opera lungimirante di Giuseppe Zilli, storico direttore di Famiglia Cristiana.
I lavori sono stati aperti dai saluti istituzionali di Vincenzo Piero Di Felice, presidente della Fondazione Tercas che ha ospitato il convegno e che sostiene il Premio, a seguire un’interessante riflessione sulla crisi dell’informazione nella società contemporanea di S.E. Mons. Lorenzo Leuzzi Vescovo della Diocesi di Teramo e Atri cui sono seguiti i saluti di Luigi Servi, sindaco di Fano Adriano e presidente dell’Associazione Premio Giuseppe Zilli per il Giornalismo, e Marina Marinucci, presidente dell’Ordine dei Giornalisti d’Abruzzo.
Nel corso del convegno è stata presentata la rinnovata governance del Premio, giunto alla quarta edizione e interessato da un fisiologico ricambio di ruoli e incarichi: Sandro Galantini è stato nominato direttore del Premio, mentre la giuria sarà presieduta da Lucio Caracciolo. Ne faranno parte, oltre al direttore, Stefano Stimamiglio, direttore di Famiglia Cristiana; Stefano Pallotta, consigliere nazionale dell’Ordine dei Giornalisti; Mario Morcellini, professore emerito di Sociologia dei Processi Culturali e Comunicativi; e Marina Marinucci, presidente dell’Ordine dei Giornalisti d’Abruzzo
Il programma, moderato da Germana D’Orazio, ha visto alternarsi relatori di spicco del panorama giornalistico e accademico.
In collegamento video, Lucio Caracciolo ha osservato:
“Quello che, tra le altre cose, mi ha attratto del Premio Zilli è la possibilità di definire il ruolo dei media in questo periodo storico, soprattutto dei media italiani. In un clima di estrema competizione fare informazione corretta è difficile: il rischio è cadere nel giornalismo militante o, all’opposto, estraniarsi dalla mischia. Il Premio Zilli vuole indicare, attraverso professionisti eccellenti, un percorso virtuoso, uno slalom nella realtà attuale; e Fano Adriano, alle porte del Gran Sasso, ci aiuta ad elevare lo sguardo – anche su noi stessi – quando svolgiamo il nostro lavoro”.
Stefano Stimamiglio, ha ricordato che:
“don Giuseppe Zilli fu uomo di straordinaria lungimiranza, capace di coniugare profondità spirituale e sensibilità verso i cambiamenti sociali. Seppe imprimere una direzione chiara e coraggiosa a Famiglia Cristiana, aprendo un dialogo fecondo tra la Chiesa e il mondo contemporaneo”.
Mario Morcellini ha sottolineato:
“Giuseppe Zilli fece del giornalismo una funzione d’avanguardia, assumendosi la responsabilità di stare un metro avanti rispetto ai tempi in cui viveva. Se oggi un premio porta il suo nome è perché seppe parlare ai suoi contemporanei lasciando un’eredità che guarda al futuro”.
Prossimo appuntamento con il Premio Giuseppe Zilli è la Conferenza stampa in programma a Roma, nella sede dell’Ordine dei Giornalisti Nazionale, il 17 giugno 2025 alle ore 11:00.
