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Teramo

Nereto, asilo nido. Il sindaco: nessun taglio e sui debiti ci sono nomi e cognomi

Dura replica del primo cittadino

Nereto. “Sull’asilo nido non c’è nessun taglio, ma solo senso di responsabilità. E le bugie, proprio come i debiti, hanno nomi e cognomi”.

Non è certo morbido nella replica Daniele Laurenzi, sindaco di Nereto, nel dibattito, animato, legato ai vecchi debiti e contenziosi e la necessità di dover trovare una soluzione alle questioni del passato.

“Leggiamo con stupore l’ennesimo comunicato dell’opposizione che, senza alcun fondamento, tenta di attribuire all’attuale amministrazione responsabilità che non le appartengono”, sottolinea Laurenzi. “Ci vuole davvero coraggio a scrivere simili falsità, soprattutto da parte delle “nuove leve” del Partito Democratico che dovrebbero tacere al pari di chi ha fatto parte di giunte che a braccetto con tecnici comunali, sono gli unici responsabili della situazione debitoria attuale, un’eredità finanziaria pesante e difficile da gestire”.

Accuse respinte. L’amministrazione civica respinge le accuse mosse da chi, oggi in minoranza, tenta di strumentalizzare la rimodulazione del servizio dell’asilo nido comunale.
“Precisiamo che non si tratta di un taglio, ma di una scelta obbligata per garantire equilibrio e sostenibilità, dopo anni di gestioni che hanno lasciato dietro di sé debiti fuori bilancio e contenziosi. Proprio da lì arrivano le criticità che oggi affrontiamo con serietà e trasparenza”, prosegue il sindaco.

“È paradossale che proprio la stessa classe dirigente politica capace soltanto di moltiplicare problemi, oggi minoranza, si permetta di diffondere informazioni false, generando allarme ingiustificato tra la comunità.

È bene che i cittadini sappiano la verità: l’intrigo della nuova zona produttiva e la fiumana dei contenziosi, dei debiti fuori bilancio e del connesso problema strutturale dei conti, sono il frutto di anni di cattiva gestione politica da parte di amministrazioni targate centrosinistra. Oggi stiamo affrontando quella realtà con senso di responsabilità, adottando scelte serie e dettate dalle norme giuscontabili, dispositivi sconosciuti agli ex amministratori di centrosinistra.

Chi oggi accusa l’amministrazione civica di tagliare sull’asilo nido dimentica, o finge di non ricordare, che i debiti fuori bilancio e i contenziosi da coprire derivano proprio dalla gestione fallimentare della stessa parte politica oggi denominata Insieme per Nereto e coordinamento di forze, interforze e internazionale a sostegno.

È inaccettabile che proprio coloro che hanno generato problemi enormi si permettano oggi di scrivere falsità, tentando di confondere i cittadini.

Nessun taglio. Noi non tagliamo nulla: rimoduliamo la gestione di un servizio, adottiamo un correttivo necessario a seguito dell’ultima sentenza del Tar che ha condannato il Comune al pagamento di 835.000 euro alla società ricorrente, per responsabilità derivante dalla mancata realizzazione di una strada.

Sarebbe irresponsabile non intervenire con misure obbligatorie di accantonamento al fondo contenzioso.

Chi oggi fa la morale con la solita litania della riduzione delle indennità degli amministratori o richiamando la filiera politica, come se ci fossero dei finanziamenti ad hoc per pagare i debiti di lor signori del Partito Democratico, ha lasciato conti da sistemare e situazioni catastrofiche che stiamo affrontando con trasparenza e coraggio.

Le economie derivanti dalla rimodulazione di alcuni servizi pubblici, non vanno sprecate, ma servono a riparare i danni di una politica miope e autoreferenziale.

La nostra amministrazione da 7 anni paga i debiti generati dal 2002 al 2007 e dal 2014 al 2017, chiediamo ai tre consiglieri di minoranza di metteteci i nomi e i cognomi giusti affianco a quella giunte guidate da altri Sindaci il cui cognome non è di certo Laurenzi.

L’ amministrazione Laurenzi non ha prodotto debiti, siamo stati capaci invece di trovare
milioni di euro, progetti e opere pubbliche strategiche, in primis che garantiscono la permanenza dei bambini in strutture adatte all’attività scolastica e sportiva, salubri, sicure e con gli impianti funzionanti.

Noi amministriamo con responsabilità. Altri preferiscono fingere indignazione e diffondere bugie per coprire la propria appartenenza politica e il proprio passato.

I cittadini sanno distinguere chi lavora per il bene comune e chi cerca solo rivincite politiche.

Stiamo sistemando i conti che altri hanno compromesso, senza mai venir meno alla tutela dei servizi. Chi oggi finge indignazione, lo ripetiamo, dovrebbe piuttosto fare autocritica e invece fa la peggiore politica politicante”.

 

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