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Teramo

L’architetto Pier Paolo Capuani all’Open House di Roma

Il volume ArchiTERRA all'evento internazionale di architettura

Sayonara Tortoreto

ArchiTERRA, la casa di terra di ieri, di oggi e per domani” è il titolo del libro con cui l’architetto Pier Paolo Capuani è riuscito ad inserirsi nel prestigioso evento Open House di Roma.

Il volume è stato ospitato nella splendida cornice del Teatro Garbatella, in piazza Giovanni di Trioria, mercoledì 10 aprile, uno dei luoghi aperti gratuitamente al pubblico per l’occasione. Curato nei minimi dettagli l’allestimento: materiale fotografico e oggetti tipici della storia abruzzese raccontano con dovizia di particolari l’usanza abitativa delle case di terra cruda. Nella visione dell’autore, l’architetto Capuani, far rivivere in chiave moderna la bellezza dei materiali naturali, anche nei loro colori tenui e pieni di luce. Un messaggio più alto quello che viene trasmesso, la salvaguardia di un vivere sostenibile per la qualità di vita dei soggetti e dell’ambiente.

L’EVENTO: Giunta alla sua XII edizione, la rassegna celebra il design e permette di scoprire gratuitamente il patrimonio architettonico di Roma, soprattutto nei suoi luoghi meno conosciuti. Rassegne, mostre, presentazioni di libri sono l’occasione per aprire le porte di edifici storici, uffici, spazi verdi, appartamenti privati, eccellenze e strutture recuperate. Un evento che ha visto anche quest’anno numeri altissimi: dal 6 al 14 aprile sono stati aperti 800 edifici nella Capitale, per 300 mila visite guidate, registrando circa 30 mila visitatori.

L’AUTORE: Pier Paolo Capuani, architetto, classe 1965, vive e lavora a Nereto (TE). “ArchiTERRA, la casa di terra di ieri, di oggi e per domani” è la sua opera prima. Il volume ha ricevuto anche l’interesse della Regione Abruzzo, nell’ambito della valorizzazione del patrimonio architettonico e paesaggistico rurale. Uno scatto contenuto in “ArchiTERRA” ha vinto il premio fotografico “Nello Spirito di Libero” concorso artistico promosso da Slow Food, in collaborazione con l’Università di Teramo e patrocinato dal Comune di Nereto.

 

 

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