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TeramoPrima Pagina

Corropoli, la Johnson Control conferma 60 licenziamenti entro l’anno

Sabato ci sarà un corteo di protesta

Sayonara Tortoreto

Corropoli. Stop alla produzione nello stabilimento di Corropoli e avvio delle procedure di licenziamento collettivo. E’ decisamente concreta la possibilità che la Johnson Control, multinazionale americana, possa dismettere il sito produttivo.

E’ quello emerso stamante nel corso del tavolo istituzionale in Regione, convocato dall’assessore Pietro Quaresimale, alla presenza del sottosegretario Umberto D’Annuntiis, i sindaci di Corropoli (Dantino Vallese), Martinsicuro e presidente Unione dei Comuni (Massimo Vagnoni), il vicesindaco di Alba Adriatica (Simone Pulcini) e i rappresentanti sindaci di Fiom Cgil e Fim Cisl.
Il manager ha confermato la volontà della multinazionale di chiudere la produzione entro l’anno (con la delocalizzazione) con il licenziamento di 60 dipendenti, facendo restare in vita solo il settore della ericerca e innovazione che conta 78 lavoratori.

“La società si è mostrata molto risoluta nell’intenzione di chiudere la produzione – ha riassunto l’assessore Pietro Quaresimale – ed è per questo motivo che noi siamo pronti a portare la vertenza sul tavolo nazionale del ministero dello Sviluppo economico. La nostra linea è chiara: stare al fianco dei lavoratori in un momento difficile per il loro futuro lavorativo e investire il governo di una vertenza che ha risvolti internazionali”.


I margini di manovra sono molto ristretti, non fosse altro perché il rappresentante della multinazionale ha parlato di crisi del mercato e di piano generale di riduzione di costi e personale, facendo chiaramente intendere che non c’è spazio per soluzioni localistiche. Sindacati e lavoratori hanno criticato aspramente l’atteggiamento di chiusura dell’azienda ed hanno proposto la proroga di sei mesi del Contratto di solidarietà per i lavoratori interessati. “Il tempo di trovare soluzioni alternative”, hanno detto. Anche su questo il rappresentante della Johnson non ha mostrato aperture. “Riteniamo necessario – hanno ribadito l’assessore Quaresimale e il sottosegretario D’Annuntiis – avviare una interlocuzione direttamente con i vertici della multinazionale americana, perché la Regione Abruzzo ha modo di presentare alla società stessa una serie di misure alternative in grado di migliorare la competitività dello stabilimento di Corropoli”.

I sindacati parlano di decisione unilaterale e totalmente inacettabile.
Sabato 21 ottobre, nel fratttempo, a sostegno della vertenza sarà organizzata una manifestazione con un corteo che ci sarà sulla 259 dall’innesto della Statale 16 e fino al casello della A14.

“Alle lavoratrici e ai lavoratori, alle cittadine e ai cittadini della provincia di Teramo, chiederemo di portare la solidarietà e di essere al fianco delle lavoratrici e dei lavoratori Johnson Controls in questa battaglia, che è la battaglia di un territorio, è la battaglia di tutte e tutti”, si legge nella nota dei sindacati dei metalmeccanici.

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