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Teramo

Atri, la scuola materna non chiude. Ferretti: “L’opposizione si prende meriti che non ha”

Le spiegazioni del primo cittadino

Il Sindaco di Atri, Piergiorgio Ferretti, si esprime in merito alle dichiarazioni dell’opposizione ad Atri relative alla Scuola dell’Infanzia di Via Risorgimento.

 

“Risulta inverosimile come l’opposizione atriana provi oggi a prendersi meriti che non le appartengono riguardo alla Scuola dell’Infanzia di via Risorgimento ad Atri”, commenta il primo cittadino.

“In merito a quella struttura, l’Amministrazione ha condotto valutazioni approfondite e complesse, legate non solo alla redazione del Piano di riequilibrio. Tale documento, come illustrato in una conferenza stampa pubblica, non prevede in alcun modo la chiusura della scuola, ma esclusivamente l’accorpamento dei punti di cottura che consentirà un importante risparmio sul costo del personale anche mediante l’impiego del servizio civile universale nell’ambito del relativo progetto”.

“Tra l’altro in un comunicato stampa del 10 maggio era già stato comunicato alla cittadinanza che la chiusura era solo una invenzione della minoranza, ma che il plesso assieme ad altri plessi era inserito in una fase di analisi. Si stava infatti portando avanti invece un’analisi per riportare un altro importante servizio nella città di Atri, in un’ottica di rilancio e riorganizzazione funzionale del patrimonio pubblico. Appare quindi ancora più paradossale che l’opposizione, la stessa che ha lanciato raccolte firme mai presentate ufficialmente, oggi si erga a paladina di una battaglia mai combattuta davvero”.

Sul piano politico, Ferretti aggiunge: “La verità è che questa opposizione sembra lavorare contro il risanamento finanziario dell’Ente. Si oppongono a ogni misura prevista dal Piano di riequilibrio, ma non propongono nulla. Se davvero ritengono che siano stati fatti sprechi negli anni, sarebbe semplice per loro avanzare proposte puntuali, indicando cosa tagliare e dove intervenire. Invece non lo fanno, dimostrando nei fatti di non avere la cultura del governo. Le nostre misure sono state approvate e condivise in sede tecnica e politica, non prevedono tagli ai servizi essenziali, ma solo razionalizzazioni, e puntano a una maggiore efficienza. L’ampliamento dei parcheggi a pagamento, ad esempio, è un intervento che ci allinea a tante realtà territoriali analoghe. A differenza di chi preferirebbe il dissesto, noi scegliamo la responsabilità e il futuro per la nostra comunità”.

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