Tre mensilità arretrate nella casa di riposo Santa Rita di Atri
La protesta dell'Ugl Salute Abruzzo che chiede pagamento immediato delle lavoratrici

“Le lavoratrici della Casa di Riposo Santa Rita di Atri continuano a vivere una condizione insostenibile, con tre mensilità arretrate nonostante gli impegni presi nei tavoli istituzionali pregressi.” A denunciarlo è Stefano Matteucci, segretario regionale della UGL Salute Abruzzo, che torna a sollevare l’allarme su una vicenda che si trascina da troppo tempo.
“Nonostante i ripetuti interventi della nostra organizzazione e i tentativi di mediazione presso la Prefettura di Teramo – in parte disattesi dal gestore – la crisi delle dipendenti della struttura non trova soluzione. Le lavoratrici, dipendenti della cooperativa SC.AT, consorziata La Clessidra, continuano a garantire con professionalità l’assistenza agli anziani ospiti, pur senza ricevere lo stipendio da tre mesi”.
Matteucci punta il dito contro due responsabilità principali: “Da un lato, l’ASP 2 che continua a ritardare il versamento dei canoni di gestione nelle tempistiche previste; dall’altro, la cooperativa S.C.A.T. che, a prescindere da questi ritardi, non provvede comunque a erogare quanto dovuto alle lavoratrici. Questo è inaccettabile”.
La pubblicazione del bando per il nuovo affidamento dei servizi alimenta ulteriormente l’incertezza delle operatrici: “E’ una situazione che genera ulteriore ansia. Chiediamo, con assoluta urgenza, che la cooperativa SCAT eroghi immediatamente il pagamento delle spettanze e che la ASP 2 provveda per quanto di competenza regolarizzando i pagamenti e fornendo garanzie. In assenza di risposte concrete e tempestive – conclude Matteucci – la UGL Salute è pronta a tornare su tavoli istituzionali per la tutela dei diritti e della dignità dei lavoratori e delle lavoratrici”.