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Teramo-Giulianova: tensioni fuori dallo stadio. Il questore firma 13 Daspo

La ricostruzione di alcuni episodi grazie anche alle telecamere

Sayonara Tortoreto

Teramo. Sul piano dell’ordine pubblico il derby dello scorso 1 ottobre, tra Teramo e Giulianova, non aveva fatto registrare particolari problematiche.

Nonostante questo, però, delle situazioni al limite si erano verificate, ragione per la quale il questore di Teramo, Carmine Soriente, ha emesso 13 Daspo, divieti di accedere alle manifestazioni sportive. I divieti, che vengono notificati in queste ore, riguardano 11 sostenitori del Teramo e 2 del Giulianova.

La ricostruzione. Il primo episodio accertato dalle forze dell’ordine ha riguarda la presenza massiccia di sostenitori del Diavolo, nel parcheggio dello stadio dedicato ai locali, e al transito dell’autobus del Giulianova venivano lanciati dei fumogeni, due dei quali finivano nell’area verde che costeggia la Teramo Mare, che subito prendeva fuoco. Situazione questa che rendeva necessario l’intervento dei vigili del fuoco.

Durante il quasi concomitante afflusso dei tifosi ospiti nel settore loro dedicato, raggiungibile da una strada adiacente al parcheggio destinato ai tifosi locali, un nutrito gruppo di ultras del Teramo , dopo essersi travisati ed armati con cinghie e aste, si muovevano repentinamente verso i tifosi avversari, con il chiaro intento di scontrarsi. In quel frangente, si fronteggiavano ripetutamente con personale inquadrato del Reparto Mobile di Roma, posto a sbarramento della zona cuscinetto creata per dividere le opposte tifoserie, e della Digos, usando violenza contro il personale con l’intento di oltrepassare lo sbarramento e scontrarsi con i sostenitori del Giulianova.
Durante questa fase, dal gruppo venivano scagliate nei confronti del personale di polizia anche alcune bottiglie.
Non senza difficolta, dopo circa mezz’ora, il gruppo di tifosi veniva definitivamente contenuto nell’area adiacente al botteghino.

La tempestiva attività intrapresa dalla Digos della Questura di Teramo, consistita nella disamina di numerosi video girati all’esterno dello stadio, realizzati da personale della Polizia Scientifica e di quelli di videosorveglianza dell’impianto sportivo, ha permesso di identificare 10 soggetti, sostenitori della Squadra Città di Teramo 1913, resisi responsabili di varie condotte illecite (uno di resistenza a pubblico ufficiale, altri di travisamento, utilizzo di strumenti atti ad offendere ed uno di violazione di DASPO in corso di validità), nei confronti dei quali il Questore della Provincia di Teramo, ha emesso i divieti che possono variare dai 2 agli 8 anni.

Alcuni dei destinatari, essendo già recidivi, sono stati destinatari anche della misura dell’obbligo di presentazione presso l’Ufficio di Polizia competente in occasione delle partite disputate dal Teramo.
Medesimo provvedimento è stato adottato nei confronti di una donna, sostenitrice della Teramo, ritenuta responsabile, sulla base di elementi di fatto, di condotte finalizzate alla partecipazione attiva a episodi di violenza.
Infine il Daspo è stato comminato a due sostenitori del Giulianova 1924, responsabili dello scavalcamento della recinzione posta a delimitazione tra la curva ed il campo sportivo, con invasione dello stesso.

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