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Show all’Adriatico ma il Pescara cede alla Torres

Sayonara Tortoreto

Pescara (4-3-3): Plizzari; Pierno, Brosco, Mesik, Moruzzi; De Marco (dal 1′ s.t. Manu), Squizzato, Tunjov; Merola, Cuppone (dal 1′ s.t. Tommasini), Accornero. In panchina: Ciocci, Milani, Di Pasquale, Masala, Aloi, Vergani, Floriani, Mora, Pellacani, Staver, Dagasso, Cangiano, Franchini. Allenatore: Zdenek Zeman.

Torres (3-4-1-2): Zaccagno; Fabriani, Antonelli, Dametto; Zecca (18′ Masala), Kujabi, Cester, Ruocco; Mastinu; Scotto, Fischnaller. In panchina: Garau, Sanat, Pinna, Pelamatti, Diakite, Verduci, Nunziatini, Menabò, Siniega, Goglino, Mandrelli. Allenatore: Alfonso Greco.

Reti: 57’ Masala, 62’ Ruocco, 64’ Merola

Arbitro: Delrio di Reggio Emilia.

Scontro al vertice all’Adriatico: il Pescara, tornato alla vittoria contro la Lucchese, ospita la corazzata Torres per giocarsi la vetta nel turno infrasettimanale. Va in scena una partita spettacolare.

I sardi impostano la gara su un dominio totale, e per Plizzari è una pena ininterrotta: al 25’ il primo miracolo, deviando sopra la traversa la punizione insidiosa di Scotto. Risponde immediatamente il Delfino: giro palla fulmineo Cuppone spara da centro area ma Zaccagno risponde al pari dell’omologo tra i pali. Al 39’ ancora Plizzari miracoloso sull’incornata schiacciata da Kujabi. L’ultima occasione del primo tempo, però, è di Accornero che spreca una bella incursione in dribbling appoggiandola tra le mani di Zaccagno.

Ripresa ancor più emozionante. Più di una protesta del Pescara per contatti in area, ma al 56’ Masala, di testa, costringe il portiere pescarese all’ennesimo salvataggio paranormale. Un minuto dopo Plizzari capitola: respinge una prima volta sulla girata di Scotto, poi Masala ribatte di testa, l’estremo difensore ci mette una mano e la manda sul palo, ma la palla rimbalza oltre la linea. Il match si sblocca ma la Torres non rallenta, il Pescara si scopre per pareggiare e Ruocco trova una prateria per la ripartenza: Plizzari abbandona i pali per contrastarlo, viene saltato e il raddoppio al 62’ e cosa facile per i rossoblu. Gara chiusa? Macché: al 65’ Squizzato confeziona un cioccolatino alla Verratti dai 25 metri, il loob di prima intenzione sorprende e scavalca la difesa, Merola si infila centralmente e prolunga la palla in rete in scivolata. La partita è un vero show: al 68’ gli uomini di Zeman affondano in area, perdono palla, la riconquistano di forza, Tommasini salta secco il difensore e la scarica per Moruzzi che però calcia sulla traversa. Il legno trema ancora all’80’, quando Cangiano si accentra sulla trequarti e disegna un arcobaleno con il destro, centrando nuovamente la traversa, Pierno raccoglie il rimpallo sul limite e ribadisce rasoterra: fuori di poco. Torres che rincula ma quando gioca palla a terra è inarrestabile e all’84’ è Kujabi a beccare il palo, imbeccato da un filtrante di Scotto. Il Pescara vuole il pari a tutti i costi: all’86’ Merola prende la sponda di Squizzato ma si divora il goal. Squizzato che manda in porta anche Aloi con un altro gioiello dal limite ma l’aggancio è impreciso. Il recupero è lungo ma i sardi gestiscono di mestiere e conservano vittoria e primo posto.

Una partita maiuscola della Torres, il Pescara ha risposto con quantità e qualità e un Plizzari che ha arginato l’attacco dirompente della squadra di Greco. I tifosi possono rimproverare ben poco agli uomini di Zeman.

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