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Sfollati a sette anni dal sisma: il dramma a Teramo di chi non ce la fa più VIDEO

Ater assente e ricostruzione lenta, domani Dino Pepe "interroga" la Commissione di Vigilanza

lOCATELLI

Sette anni dal sisma che ha privato in migliaia delle proprie case nel teramano.

Sono ancora mille le persone che cercano una nuova sistemazione, quattromila, in verità, per i rappresentati degli sfollati presenti oggi nella conferenza stampa in cui il Partito Democratico ha annunciato per domani l’appuntamento in Commissione Vigilanza.

Il consigliere regionale Dino Pepe, infatti, ha informato che sarà discusso un ordine del giorno “da me depositato, sull’attuale situazione circa lo stato della ricostruzione degli alloggi ATER della provincia di Teramo colpiti dagli eventi sismici del 2016”.

Nel corso della conferenza hanno preso in diversi la parola per raccontare le proprie esperienze ed anche per sottolineare “l’indifferenza del Comune”.

 

Per Pepe, “sono complessivamente 61 gli interventi di edilizia residenziale pubblica facenti capo all’ATER di Teramo e più nello specifico risultano: 31 immobili ricadenti del Comune di Teramo e i restanti 30 in altri 19 Comuni della provincia.  Il numero complessivo degli alloggi interessati è di 672 e sono stati tutti ricompresi, in base agli atti del commissario straordinario, nel Programma di ricostruzione delle opere pubbliche. Va sottolineato che il numero complessivo di persone sfollate è di 948, di cui 728 solo nella città di Teramo e che la somma per la realizzazione degli interventi di edilizia residenziale pubblica dell’Ater di Teramo è stimato, per investimento pubblico, in un importo complessivo pari a euro 60.085.651,80”, ha spiegato.

“Ad oggi, la ricostruzione delle case in oggetto, risulta in forte ritardo con la previsione di lavori destinati a durare ancora per molti anni. In questo contesto, è crescente la preoccupazione di cittadini e famiglie rimasti senza casa e obbligati a trovare sistemazioni alternative e provvisorie pagando affitti onerosi. Altro aspetto importante riguarda il Contributo di Autonoma Sistemazione. Ad oggi infatti, le liquidazioni del CAS, riscontrano spesso ritardi nella erogazione delle somme, generando problemi di carattere economico agli aventi diritto. Infine, la chiusura di bilancio dell’Ater 2022 registra una perdita di 400mila euro, dovuta ai mancati introiti dei canoni di locazione delle famiglie sfollate. Sarà utile capire in quanti dei 61 immobili e dei 672 alloggi risultano conclusi i lavori e in quali comuni insistono, quanti sono gli inquilini che ad oggi sono rientrati nelle loro abitazioni, quanti sono i cantieri avviati e in quali comuni, se risultano ritardi sui lavori in base al crono-programma”.

 

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