Omicidio Muntianu, decisivo il dna trovato sull’arma e sul luogo del delitto VIDEO

Il dna trovato sul luogo dell’omicidio e su quella che per gli investigatori è l’arma del delitto, un bastone di ferro, ha portato anche a distanza di anni chi indaga ad arrestare il presunto assassino di Cristian Muntianu, clochard all’epoca dei fatti 47enne quando fu trovato senza vita a fine marzo di tre anni fa in uno stabile abbandonato nei pressi del centro commerciale “Il Grillo” a Villa Rosa di Martinsicuro.

Questa mattina presso il comando provinciale di Teramo, il procuratore Ettore Picardi, il sostituto Francesca Zani e il colonnello Pasquale Saccone hanno illustrato gli esiti delle indagini che inizialmente avevano puntato il dito contro un’altra persona, la cui posizione è stata poi archiviata.

In manette in Francia a Montpellier, grazie alla cooperazione internazionale, è finito Mircea Alexandru Istrate, romeno come la vittima, 38 anni, arrestato in esecuzione di un mandato di arresto europeo, emesso dal gip di Teramo. 

Istrate in Francia și era rifatto una vita: clochard anche lui quando, per gli inquirenti, avrebbe ucciso il 47enne per rubargli qualche spicciolo dell’elemosina.

Un episodio come altri che si erano già verificati, perché il 38enne era solito aggredirlo, fino al giorno in cui avrebbe presto un bastone di ferro colpendole otto volte in testa come da esiti dell’autopsia, uccidendolo e poi nascondendo il cadavere tra calcinacci, frammenti di catrame e plastica. L’assenza di Muntianu, benvoluto da tutti in zona, è stata notata da un barista. Sono iniziate le ricerche dei carabinieri che hanno portato a ritrovare poi il cadavere grazie a un cane molecolare. Il presunto omicida si trova ora in carcere a Sanremo nell’attesa di raggiungere Castrogno e si è avvalso della facoltà di non rispondere nell’interrogatorio di garanzia. Istrate era conosciuto per altri reati e sottoposto a obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria che non ha più rispettato dal presunto omicidio in poi.