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Gestione Naiadi Pescara: 4 indagati

Sayonara Tortoreto

Pescara. La Procura di Pescara ha iscritto quattro persone sul registro degli indagati per turbativa d’asta in merito alla gara d’aggiudicazione della gestione delle Naiadi di Pescara.

Si tratta di Donato Cavallo, direttore generale dell’AreaCom, Riccardo Fustinoni, dirigente del Club Acquatico Pescara, associazione sportiva che si è aggiudicata la gestione ventennale dell’impianto sportivo, Vincenzo Serraiocco, proprietario della Auditors&Consultans che ha stilato il piano economico del club, e Gianluca Cieri, broker che ha promosso la garanzia fidejussoria dell’operazione.

Secondo quanto si legge nell’informazione e nel decreto di sequestro “emerge con sufficiente nettezza che la gestione della gara è stata caratterizzata da plurime violazioni della normativa di settore che anche alla luce della presentazione da parte della società aggiudicatrice di una falsa garanzia fideiussoria provvisoria in favore della stazione appaltante, inducono a ritenere, allo stato, che la gara sia stata effettivamente turbata dagli indagati”.

Sotto esame anche l’affidamento in via d’urgenza della struttura pescarese nonostante non fossero scaduti i termini della gara.

Nel provvedimento si legge quindi che “la stazione appaltante ha palesemente favorito il Club Acquatico Pescara ponendo a carico della Regione Abruzzo in assenza di autorizzazione previa copertura finanziaria, gli elevati costi derivanti dai consumi di energia elettrica, acqua e gas per i suddetti quattro mesi”.

 

La notizia relativa all’inchiesta sull’affidamento della gestione delle Naiadi non coglie di sorpresa. Già da diversi mesi, la Procura ha avviato attività di acquisizione di atti relativi all’imponente procedura di appalto, a seguito di molte denunce, comunicati stampa e segnalazioni che si sono freneticamente susseguiti. Ci affidiamo quindi al sereno giudizio della competente magistratura.
Sono certo che il Direttore di Areacom Donato Cavallo saprà dimostrare di aver agito nell’interesse del bene pubblico e della tutela del valore rappresentato dalle Naiadi e dall’interesse pubblico di vedere la struttura riaperta il prima possibile, anche per il rischio di grave ammaloramento degli impianti a cui sarebbe andata incontro in caso di prolungata chiusura”. Lo ha dichiarato il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio.

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