Riforma servizio idrico, con i sindaci teramani anche i consiglieri Gatti e Rossi
Anche i consiglieri di centrodestra contro le idee di Sospiri

Una conferenza stampa, questa mattina nella sala consiliare della Provincia, per fare il punto sul risultato di ieri quando l’ASSI, assemblea dei sindaci del sistema idrico, all’unanimità, ha respinto la proposta di un Ambito unico regionale e di due sub ambiti “il primo sarebbe nella parte sud della Regione” a quanto si è appreso dal direttore dell’Ersi, Luigi Di Loreto.
Circostanza, questa, considerata molto grave, sia dal presidente D’Angelo che dal sindaco di Teramo Gianguido D’Alberto: “Un dato politico e istituzionale emerso con grande chiarezza in Assemblea è la grande confusione che in questo momento c’è attorno a questa proposta; quello che invece è chiaro è la volontà politica di tutelare alcuni territori e alcune società a scapito di altre” ha sottolineato il primo cittadino fra le altre cose rivendicando il valore delle società pubbliche e multiservizio del territorio teramano: “che sono sane e hanno dimostrato di saper svolgere con efficienza ed efficacia il proprio ruolo”.
“Ogni volta che c’è stata una riforma regionale, negli ultimi trent’anni, la provincia Teramo ha perso qualcosa con Pescara e L’Aquila al centro delle scelte. Per la prima volta ci troviamo uniti a dire che questa volta non è accettabile, che noi rappresentiamo un’eccellenza nella gestione del sistema idrico e che non solo ci opporremo a una riforma che chiaramente favorisce altri territori regionali ma che con questa riforma devono ricondurre l’ambito idrico a tutto il territorio provinciale risolvendo un distorsione che è causa di tanti problemi ai Comuni e ai cittadini teramani che gravitano sull’ambito pescarese dell’Aca, come abbiamo ascoltato ieri dalla stessa voce dei Sindaci” ha dichiarato Camillo D’Angelo.
La nota rilevante, considerata molto positiva sia dal sindaco del capoluogo sia dal presidente della Provincia, è l’unità mostrata dai sindaci teramani al di là delle appartenenze politiche e il sostegno dei consiglieri regionali che hanno sottoscritto un contributo al dibattito e alla proposta dei quattro ambiti: Sandro Mariani, Giovanni Cavallari, Dino Pepe, Paolo Gatti e Marilena Rossi.
La relazione tecnica prodotta dalla Provincia, una analisi sui dati della società pubblica teramana, la Ruzzo Spa, comparati con quelli delle altre cinque società abruzzesi evidenziano con chiarezza i punti di forza della gestione teramana: tariffa più bassa della Regione, differenza di oltre 50 punti percentuali rispetto all’aquilano e di 10 punti percentuali rispetto al territorio pescarese. Ancora, una situazione impiantistica significativamente diversa per numero e grandezza di impianti di depurazione e di estensione della rete fognaria: un elemento unico nel panorama regionale l’impianto di potabilizzazione che tanti problemi ha risolto in momenti di crisi idrica anche in altre province. Una valutazione confermata d ARERA con una premialità per l’eccellenza gestionale.
Da qui la motivata proposta, approvata ieri in assemblea dei sindaci, di una divisione in quattro ambiti gestiti su base provinciale.



