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Chiusura Purem, la Regione convoca l’azienda

Dopo l'annuncio di chiusura

“Con l’urgenza del caso ho convocato per lunedì 16 giugno alle ore 10:30 una videocall con i sindacati e con l’azienda per affrontare assieme le problematiche relative alle motivazioni che hanno portato la Purem di Castellalto ad avviare le procedure di licenziamento dell’intero personale”.

Lo ha annunciato l’assessore alle Attività produttive, Tiziana Magnacca.

“Abbiamo l’obbligo di attivare tutte le iniziative istituzionali di salvaguardia dei posti di lavoro – aggiunge l’assessore Magnacca – anche a difesa del tessuto produttivo e della tenuta sociale del territorio. La notizia della Purem è arrivata senza preavviso. Voglio ricordare come nell’ultimo incontro istituzionale del 23 maggio 2023 l’azienda aveva dato rassicurazioni alla continuità del sito di Castellalto, evidenziando come lo stabilimento abruzzese dovesse diventare il principale centro di produzione dei pezzi di ricambio per tutto il gruppo Purem a livello europeo oltre al mantenimento dei livelli occupazionali”.

Da questa mattina i lavoratori sono in sciopero accompagnati dai sindacati.

IL PD “Neanche il tempo di finire di contare le schede per il referendum su lavoro e cittadinanza, la PUREM di Castellalto con una pec comunica la chiusura e 48 licenziamenti, senza alcun incontro con le parti sociali, senza alcuna spiegazione alle lavoratrici e ai lavoratori. È il lavoro che diventa merce! Assistiamo ad un paradosso: i lavoratori diventano target da abbattere per tutelare i margini aziendali.  Manca una visione che riconosca il loro ruolo centrale nel sistema produttivo e nel tessuto sociale dei territori. La crescente crisi industriale dovuta anche ai costi energetici e della riduzione della domanda sono aggravate dall’assenza di strategie nazionali e regionali per rilanciare il settore”.

A dirlo Unione PD Castellalto, PD provincia di Teramo, i consiglieri regionali PD di Teramo e il PD Abruzzo.

“Non esiste un vero piano industriale nazionale né risposte concrete declinate sui territori. L’assenza di strumenti pubblici per sostenere le imprese e contenere i costi penalizza i lavoratori e i territori. Le imprese non possono limitarsi a tagliare occupazione come prima scelta, ma serve un dialogo aperto strategie alternative come investimenti in formazione e riconversione o riduzioni temporanee dell’orario per evitare licenziamenti. Eppure, la Purem, nonostante la crisi del settore, ha registrato utili e raggiunto i budget previsti, ma è anche la stessa azienda che aveva disertato il tavolo provinciale e, poi, chiuso in un nulla di fatto il tavolo regionale convocato dall’allora assessore Quaresimale. Dove sono andate a finire le commesse che avrebbero dovuto garantire almeno i prossimi 10 anni? Si esprime, infine, grande preoccupazione che la chiusura della multinazionale possa avere un effetto domino sulle altre aziende che incidono sul territorio di Castellalto. Un territorio, quello della Valle del Tubo, che soffre la drammatica mancanza di politiche industriali nazionali e regionali.

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