Spoltore. Un incontro con le famiglie degli alunni della scuola in via Basilea per presentare l’ampliamento della struttura, si è tenuto ieri nell’istituto scolastico di Spoltore.
Presenti il sindaco Chiara Trulli, l’assessore all’istruzione Francesca Sborgia e l’architetto Gianluca Michetti. “Abbiamo presentato a genitori e insegnanti il progetto che sarà attuato nell’ambito del Piano per asili nido e scuole dell’infanzia e servizi e cura per la prima infanzia Next Generation EU del PNRR”, racconta il primo cittadino.
Nel plesso della scuola dell’infanzia di Villa Raspa c’erano anche il dirigente dell’Istituto Comprensivo di Spoltore Bruno D’Anteo e la Referente della scuola dell’infanzia Sandra Di Giansante, che hanno illustrato gli ambienti di apprendimento realizzati nell’ambito del PON Ambienti innovativi per l’Infanzia. D’Anteo ha evidenziato che l’iniziativa si colloca nel quadro del processo di ricerca azione sul Sistema Integrato 0-6, in collaborazione con l’Ambito Territoriale di Pescara che ha autorizzato l’intervento della dott.ssa Rosanna Buono come coordinatrice del progetto di formazione. L’obiettivo è creare le condizioni per avere nel Comune di Spoltore i servizi scolastici da zero anni, in sinergia con le iniziative dell’amministrazione comunale che prevedono l’ampliamento della scuola dell’infanzia di via Basilea, la costruzione della nuova scuola dell’infanzia e dell’asilo nido a Spoltore capoluogo.
La presentazione è stata dedicata in particolare all’evoluzione degli ambienti di apprendimento, che nella nuova scuola verranno individuati a partire dalla necessità di ripensare gli spazi dedicati alla didattica, secondo le “Linee guida dell’edilizia scolastica” del 2013 basate sulle ricerche di Indire, l’Istituto nazionale di documentazione, innovazione e ricerca educativa. Le linee guida prevedono cinque tipologie di spazi (agorà, classe, laboratorio, individuale, relax) in una visione di interdipendenza tra pedagogia e progettazione degli spazi. “E’ sempre più necessario”, spiega l’assessore Sborgi,a “rendere le scuole belle e piacevoli, potenziare le zone di comfort e di ricreazione, in modo da sfumare i confini tra apprendimento formale e informale”.
Tra i tanti contesti di esperienza presi in visione: l’atelier, per una didattica attraverso i linguaggi dell’arte e dei media, il makerspace e la parete Lego, per costruzioni e robotica, parete magnetica e lavagna. Completano il quadro gli spazi individuali come quelli dedicati alla biblioteca diffusa, ai pannelli sensoriali e le zone relax nei corridoi. “Siamo convinti”, conclude Trulli, “che la nuova scuola sarà all’altezza delle aspettative. C’è grande attenzione da parte delle famiglie e degli insegnanti, vogliamo sfruttare le opportunità offerte dai linguaggi digitali senza dimenticare quanto di buono va mantenuto della nostra tradizione scolastica. E dare vita a una scuola in grado di educare, già attraverso i suoi spazi, alla sostenibilità e all’innovazione”.