
Pescara. Oltre 3.000 persone hanno firmato la petizione on line per il ripristino sulla Strada Parco tra Montesilvano e Pescara dei bus elettrici sospesi dopo l’intervento del Tar.
A riferirlo è Giuseppe Di Giampietro, architetto di Webstrade, che la ritiene “una domanda chiara dei cittadini, a cui occorre dare risposte chiare, subito, per un servizio che è durato meno di un mese, ma che ha aperto gli occhi a molti”.
“Il TCSP”, prosegue, “indispensabile per costruire l’integrazione urbana di Nuova Pescara, un’altra richiesta negata dei cittadini con il referendum del 2014. Un servizio da proseguire fino a Silvi, a Francavilla. A Chieti Scalo e a Cepagatti. Perché, sulla costa, con un servizio baricentrico distante max 500 m dal mare e dalla collina, con percorsi pedonali qualificati, sicuri, alberati, si può fare a meno dell’automobile e avere una straordinaria città pedonabile, libera dalle auto, e policentrica”.
“Da subito”, incalza, “senza attendere collaudatori, occorre un progetto di sicurezza stradale con interventi immediati che risolvano alcuni problemi agli incroci e agli attraversamenti, preparato da persone competenti, nelle due città di Pescara e Montesilvano. Occorre avviare un piano particolareggiato Strada Parco che guidi la riqualificazione urbana lungo la Strada Parco, estendendo marciapiedi, verde, progetto dello spazio pubblico, con la partecipazione anche dei privati e delle proprietà adiacenti. Abbiamo investito milioni di euro sulla Strada Parco. Altri ne investiremo. I proprietari e la città devono sapere qual è il progetto della città che stiamo costruendo, e parteciparvi. Non ci sarà bisogno di espropri. Basterà un piano chiaro, con vincoli e incentivi”.
“E’ invece una leggenda metropolitana che il filobus non possa passare sulla Strada Parco, che sia obsoleto, che sia troppo ingombrante. Se abbiamo dei dubbi potremmo chiedere l’assistenza ai tecnici della filovia 90-91 di Milano, o di quelli di Metromare a Rimini, gemello del sistema di Pescara, o anche dei nostri cugini chietini, che la filovia c’è l’hanno dal 1950. A Milano le due filovie 90-91, intorno all’area centrale, lunghe oltre 60 km, che funzionano H24, trasportano oltre 160mila persone al giorno, collegando le periferie urbane, e stanno per essere “aggiornate” come linee a guida automatica. Altro che obsolete. Ma viaggiano anche su viali di 6,50-7 m, come a Pescara”, conclude.