
Pescara. “Prima viene imposto il blocco delle operazioni in elezione a Popoli e Penne per effettuare gli interventi della traumatologia di Pescara, e poi ci si dimentica di prevedere le somme per gli infermieri del blocco operatorio facendo saltare le sedute”.
A riferirlo, allarmato per la situazione in cui versa la Asl di Pescara, è il vicepresidente del consiglio regionale, Antonio Blasioli, che aggiunge: “Ieri mattina sono saltate alcune sedute operatorie programmate, una situazione che è destinata a protrarsi anche nei prossimi giorni andando ulteriormente a rallentare le attività e a prolungare i tempi di attesa. Ci risulta che sia saltato nello specifico il turno operatorio di Neurochirurgia, il che vuol dire che due-tre pazienti oncologici si sono visti annullare l’intervento programmato, decisamente non un bel biglietto da visita per il nostro sistema sanitario”.
“Con una semplice email datata 21 maggio”, ricorda il consigliere Pd, “la direzione della Asl di Pescara aveva sospeso per quattro mesi, alla chetichella (stando a quanto riferito dai Sindaci) e senza alcuna analisi delle disastrose conseguenze che avrebbe comportato questa scelta, ogni operazione ortopedica in elezione presso i presidi ospedalieri di Penne e Popoli. Una scelta per cui attendiamo ancora un dietrofront, e che è stata stigmatizzata financo dal Direttore dell’Agenzia sanitaria regionale, il quale aveva paventato il rischio di costringere di fatto i cittadini a rivolgersi altrove andando ad incrementare la mobilità passiva, con evidenti ripercussioni per la nostra Regione che versa già in condizioni economiche molto precarie. A questo riguardo, con un accesso agli atti avevamo anche messo in evidenza le lunghe attese per le operazioni al femore, che andrebbero effettuate entro 48 ore”.
“In sostanza sta accadendo questo”, rimarca Blasioli, “Chi ha deciso di sospendere le operazioni in elezione a Popoli e Penne per sopperire al sovraccarico dell’ospedale Santo Spirito, sta facendo al contempo saltare le sedute operatorie a Pescara per non aver previsto il compenso per le sedute aggiuntive degli infermieri del blocco operatorio. Ieri mattina è già saltata la seduta riservata a Neurochirurgia, nel pomeriggio quella di chirurgia generale, stamattina è prevista la cancellazione delle sedute di chirurgia vascolare e ginecologia, nel pomeriggio quelle di chirurgia pediatrica e urologia, così come rischiano di subire la stessa sorte tutte le sedute in programma questa settimana e la prossima.
“Ci auguriamo che oggi stesso si ponga rimedio a questa situazione, siamo stanchi di scelte improvvide che minano il diritto alla salute”, conclude Blasioli.