
Pescara. Verrà eseguita nel pomeriggio, alle 15, l’autopsia sul corpo di Riccardo Zappone, il 30enne morto ieri all’ospedale di Pescara per un arresto cardiocircolatorio sopraggiunto dopo l’utilizzo del taser da parte della polizia.
Conferito l’incarico da parte della Procura di Pescara, ad effettuare l’esame autoptico sarà il medico legale Cristian D’Ovidio.
Se fino ad ora, a quanto appreso, non è emersa una correlazione accertata tra l’utilizzo del dispositivo e l’arresto cardiaco, l’esame di oggi sarà fondamentale per chiarire l’accaduto e le cause del decesso.
Ieri la Procura ha ricostruito, con una nota, la vicenda, spiegando che la Polizia, attorno alle 11, aveva proceduto all’arresto del giovane, “apparentemente coinvolto poco prima in un alterco da strada, per aver opposto resistenza a pubblico ufficiale, che è stato necessario vincere con l’uso del taser.
Una volta condotto nelle camere d’attesa per compiere gli atti di polizia giudiziaria conseguenti – si legge sempre nel comunicato – l’uomo ha accusato un malore per il quale è stato dapprima soccorso sul posto dal 118 e, quindi, trasportato in ospedale per le manovre di rianimazione, che purtroppo non hanno potuto impedirne il decesso”.
Le indagini del caso sono affidate alla squadra Mobile della Questura di Pescara, coordinata dalla Procura.