
Pescara. La filovia, un progetto superato risalente a 30 anni fa: a dirlo è il sindaco di Pescara, Carlo Masci, che annuncia il cambio di rotta verso la busvia.
“Rendere la mobilità di Pescara sempre più sostenibile, anche attraverso un sistema di trasporto pubblico a zero impatto ambientale, che serva la dorsale da Montesilvano a Francavilla e quella verso l’aeroporto con tempi certi e frequenze costanti, in modo da limitare il numero di auto in circolazione (ogni giorno ne entrano 120mila, in città). Per questo motivo,
“Tenendo conto di tutto ciò che è accaduto negli ultimi 30 anni per la filovia e registrando i risultati positivi che sono stati raggiunti in un mese dai bus elettrici transitati in via Castellamare tra Pescara e Montesilvano”, spiega il primo cittadino, ” il Comune ha deciso di rispondere all’avviso del MIT – Direzione Generale per il Trasporto Pubblico Locale e Regionale e la Mobilità Pubblica Sostenibile -, per la programmazione di interventi (finanziabili dallo Stato) nel settore del Trasporto Rapido di Massa”.
“Alle amministrazioni con più di 100mila abitanti è stato anche chiesto di indicare il tipo di intervento prescelto, e il Comune punterà sulla busvia, anziché sulla filovia”, annuncia. “Il motivo è semplice: trenta anni fa, quando si è pensato alla filovia per il nostro territorio, non c’era la disponibilità di utilizzare gli autobus elettrici: rispetto ad allora, lo scenario è diverso, la tecnologia ci offre ulteriori possibilità, moderne ed efficienti, e quindi vogliamo coglierle, a beneficio di una mobilità ecologica che abbia il minor impatto possibile sull’ambiente. Questo non vuol dire rinnegare le scelte del passato, eravamo e siamo favorevoli alla filovia voluta da Pace, Sospiri e Torlontano, un impianto che doveva entrare in funzione molto tempo fa ma è ancora al palo perché è stata ed è contestata e osteggiata da alcuni, con proteste continue che hanno interrotto più volte l’iter, condizionando il trasporto di più città. Ma le battaglie di retroguardia, supportate dalla minoranza, non ci fermano”.
“L’alternativa alla filovia, meno impattante sulla città, è stata già testata da Tua e sono i bus elettrici che tra la fine di aprile e la fine di maggio hanno collegato Pescara con Montesilvano: questi mezzi sono risultati efficienti e performanti e lo saranno sempre di più, grazie alla tecnologia che si evolve in continuazione”, prosegue Masci, ”
L’intenzione del Comune è di presentare la propria candidatura – del complessivo importo di 66.702.875,19 euro – con la proposta di ‘Realizzazione tracciato del BRT (Lotti II e III) e acquisto di materiale rotabile’, che costituisce il secondo e terzo lotto d’intervento rispetto al primo, già realizzato in via Castellamare, che consente il collegamento a nord con Montesilvano. Il via libera alla candidatura è già arrivato dalla Giunta comunale”.
“Il progetto che si intende portare avanti, come si legge nei documenti, è finalizzato al riequilibrio modale della mobilità urbana e alla progressiva riduzione della quota di traffico privato motorizzato, realizzando un sistema di trasporto pubblico sostenibile, integrato e complementare alle principali direttrici del sistema stradale urbano e in grado quindi di soddisfare le esigenze di spostamento e di accessibilità ai principali poli urbani”, incalza Masci, “Le alternative erano due. Si poteva ipotizzare di realizzare un impianto per la filovia, posando linee aeree a servizio dei filobus con sottostazioni di ricarica elettrica lungo il percorso, oppure si poteva puntare su una busvia, utilizzando autobus elettrici in sostituzione degli autobus con modalità di trazione a combustione interna.
La prima ipotesi, già considerata in passato nell’ambito di un altro avviso, comporterebbe l’adeguamento delle strade e la posa di linee elettriche aeree, nonché la realizzazione di sottostazioni elettriche con maggiori costi e tempi di esecuzione mentre della busvia si apprezzano i vantaggi legati ai minori disagi per la cittadinanza, con lavori minimi di adeguamento delle strade lungo il percorso scelto, economicità del progetto, non essendoci interventi infrastrutturali importanti così come nel caso della filovia, sostenibilità ambientale. Gli autobus elettrici consentono di gestire più turni giornalieri e garantiscono la possibilità di ricarica sia in deposito che ai capolinea, con ricarica dall’alto”.
“L’ipotesi della busvia, se sarà accolta e finanziata dal Ministero, risulta quella ideale, quindi, e verosimilmente potrebbe accontentare tutti, anche coloro che sono sempre stati scettici nei confronti della filovia e si sono sempre opposti, con tutti gli strumenti possibili. Abbiamo puntato sulla soluzione meno impattante, che migliorerà il servizio di trasporto pubblico, rendendolo sempre più green, qualora sarà finanziata: non si capisce perché sia contrario chi si dice ambientalista, almeno a parole, ma poi nei fatti non ha mai realizzato nulla per cambiare in meglio la città, né puntando sull’elettrico, né sulle isole pedonali, né sull’ampliamento del verde”, conclude Carlo Masci.