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Pescara

L’Alfa Romeo di Ferrari a Spoltore per il corto sulla Coppa Acerbo

Sayonara Tortoreto

Spoltore. L’Alfa Romeo guidata 100 anni fa da Enzo Ferrari, vincitrice della prima Coppa Acerbo, ieri mattina è tornata a Spoltore per le riprese di una fiction sulla competizione automobilistica.

L’auto si è fermata proprio davanti al monumento di Igor Cascella che la ritrae, a poche curve dal confine con Cappelle sul Tavo. Al sindaco Chiara Trulli il compito di far partire il cronometro che, come all’epoca segnava l’inizio della gara, adesso ha registrato la partenza delle riprese.

Il sindaco di Pescara Carlo Masci ha invece battuto il tradizionale ciak: “è emozionante essere qui, accanto a queste auto, far rivivere questa manifestazione, gli anni in cui Pescara era immersa nel liberty, e i suoi protagonisti, tra i quali Enzo Ferrari e Tazio Nuvolari”. Masci li descrive come eroi alla guida di mezzi potentissimi su strade ancora sterrate senza quelle che oggi consideriamo le minime condizioni di sicurezza “Non va dimenticato poi il legame di Gabriele D’Annunzio con i motori, che nella sua vita straordinaria vedeva nell’auto il mezzo del futurismo”.

Assieme all’Alfa Romeo vincitrice della corsa nel 1924, era presente un’auto che la squadra di Ferrari utilizzò nel 1934 e una delle tre Alfa Romeo Pescara al mondo, l’auto di lusso che porta il nome della città proprio per omaggiare la vittoria del ’24. “E’ un onore” aggiunge il sindaco Trulli “essere qui in occasione di questo importante anniversario. Queste sono auto di grande fascino, è incredibile pensare alla posizione che
dovevano tenere i piloti, così vicina al volante, alle velocità che raggiungevano”.

A fare da cicerone Fabio Di Pasquale, instancabile organizzatore dell’Old Motors Club e di decine di celebrazioni per il passato automobilistico dell’Abruzzo. Le riprese serviranno alla realizzazione di “Scacco alla rondine”, un corto ambientato negli anni ’30 che rivive la Pescara del liberty e della velocità. Pino Assorgi firma il soggetto ed è direttore di produzione. Fabio Marrone regia e sceneggiatura, Diego Mercadante la fotografia.

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